Irena Sendler, paladina di libertà1910-2008

Memoria per Irena Sendler, paladina di libertà

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Irena Sendler, paladina di libertà1910-2008

Irena Stanislawa Krzyanowska Sendler nasce a Varsavia il 15 febbraio 1910 in una famiglia cattolica e socialista.

All’Università inizia a opporsi alle persecuzioni antisemite e viene per questo espulsa. Tra il 1939 e il 1942 lavora come assistente sociale nell’amministrazione comunale di Varsavia e aiuta molte famiglie ebree del ghetto della città a fuggire, procurando documenti falsi. Tra il 1942 e il 1945 fa parte del Consiglio di Aiuto degli ebrei, noto come Zhegota. Operando in questa organizzazione, fingendosi Jolanta, infermiera ebrea addetta ai controlli per la diffusione di epidemie, riesce a salvare 2500 bambini. I bambini, allontanati dal ghetto, venivano affidati a famiglie in campagna, a sacerdoti o conventi cattolici. I nomi dei bambini salvati furono annotati in fogli nascosti da Irena prima in casa e poi in barattoli nascosti nel giardino di un’amica. Alla fine della guerra gli elenchi furono consegnati al tesoriere di Zhegota Adolf Berman, divenuto presidente del Comitato ebraico di aiuto sociale.

IRENA AQUILA BIANCA

Nell’ottobre 1943 viene arrestata dalla Gestapo e torturata, rimanendo inferma per tutta la vita; tuttavia riesce a resistere è non rivela la propria attività a favore degli ebrei. Condannata a morte, viene liberata dalla resistenza polacca, che corrompe i soldati tedeschi che avrebbero dovuto ucciderla I bambini salvati da Irene non seppero mai il suo vero nome. Per loro era solo “zia Jolanta”. Terminata la guerra Irena riprende il suo vecchio lavoro presso i Servizi Sociali di Varsavia, ma viene sempre guardata con sospetto dal partito comunista polacco, che le concederà comunque il permesso di andare in Israele nel 1965 per ricevere il riconoscimento di Giusta tra le Nazioni, assegnato dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
Il 10 ottobre 2003 le fu conferita la più altra decorazione civile della Polonia: l’Ordine dell’Aquila Bianca e il Premio Jan Karski “Per il Coraggio e il Cuore”. Nel 2007 è stata tra i nominativi proposti per il premio Nobel per la pace.

Irena muore a Varsavia il 12 maggio del 2008 ed è sepolta nel cimitero della città.

FONTE https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/irena-sendler

http://www.irenasendler.it/irena-sendler/

 

di Daniela Dall'Acqua

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