IN BRIANZA NASCE IL GARAGE SOLIDALE
21 settembre 2019
di Giovanni Schiavo
Caffè e brioche mentre si attende una revisione dell’auto. Non è solo un gesto per vezzeggiare i clienti, ma un vero e proprio manifesto programmatico. Il garage cooperativo di Brugherio, infatti, ha l’attenzione per gli utenti tra i valori guida, insieme all’accoglienza, l’inclusione, l’utilità sociale e la qualità dei servizi. Di sicuro l’autofficina cooperativa non è un semplice garage di riparazioni per auto, ma è molto di più. A muoversi in mezzo ai ponti sollevatori, tra una controllata ai freni e una convergenza agli pneumatici, un cambio d’olio e uno sguardo ai giri del motore, ci sono 3 ragazzi speciali e il capoofficina, Giovanni. I 3 giovani meccanici sono persone con disabilità cognitive, che necessitano di uno speciale tutoraggio e percorsi dedicati. Anche se, come afferma il loro tutor e capo, tra loro e un lavoratore normodotato non vi è alcuna differenza, c’è solo la necessità di gestire l’emotività dei ragazzi con qualche accortezza in più.
Il garage cooperativo e solidale è il primo esperimento in Italia, che nasce dalla volontà della cooperativa Coopwork, da anni impegnata nell’integrazione di persone con disabilita cognitive, con bassa scolarizzazione o difficoltà di inserimento lavorativo, che hanno quindi bisogno di accompagnamenti particolari e dedicati. L’obiettivo è quello di sganciarsi dai settori storici e tradizionali delle cooperative (pulizie, manutenzione del verde, agroalimentare) e continuare a dare opportunità di lavoro e di riscatto.
Ma non si pensi a un handicap, di nessun tipo. I ragazzi, tutti molto giovani, sono puntuali, precisi, appassionati e estremamente dediti, cosa che può diventare uno dei tratti negativi del loro percorso di apprendistato. Anche perché, a volte, si dimenticano di andare in pausa o di riposarsi un momento.
L’officina solidale ha appena tagliato il traguardo del suo primo anno di vita, all’insegna dei valori che porta avanti sin da quando la cooperativa Coopwork ha deciso di rilevare questo garage, parte integrante del concessionario auto che lo ha dismesso. E non ha intenzione di fermarsi, dopo aver contribuito a combattere lo stereotipo e i pregiudizi legati alle disabilità mentali.
Prossimo obiettivo? Quello di abbattere un altro stereotipo duro a morire: le donne e i motori, promuovendo un progetto di apprendistato per ragazze che non temono di sporcarsi la tuta da lavoro con l’olio dei motori e il grasso dei freni.
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News » MILANO & DINTORNI | sabato 21 settembre 2019
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