MASCHI VS FEMMINE
24 ottobre 2018
di Raffaella Iannece Bonora
Sin dalle scuole elementari siamo abituati a studiare autori e artisti celebri. Dante, Manzoni, Leopardi, Carducci, Ungaretti o, ancora, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, Leonardo ... elencarli tutti sarebbe impossibile. Alcuni li odiamo, soprattutto da ragazzini, altri li ammiriamo, qualcuno diventa il nostro poeta preferito in età adulta ma sono tutti maschi, ci avete mai pensato? Possibile che mai nessuna donna si sia appassionata alla letteratura o all'arte? Certo che no, anzi, ricordiamo Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Sibilla Aleramo o Grazia Deledda, eppure continuano ad essere boicottate dai programmi scolastici anche dalle insegnanti del gentil sesso. Il colpo di grazia, poi, arriva dall'estero, dove autrici come Virginia Wolf o Jane Austen, vengono studiate e sono amate esattamente come i colleghi del sesso opposto, considerate colonne portanti della letteratura inglese. Cos'hanno queste scrittrici in più di Elsa Morante o Lella Romeo? Nulla, semplicemente non sono state gettate nel dimenticatoio. Purtroppo in Italia, nel 2018, dopo tutte le battaglie combattute contro il razzismo in ogni sua forma, si tramanda, hainoi, ancora una cultura fortemente sessista. Nel 2018 se si vogliono studiare autrici donne lo si può fare solo all'Università, iscrivendosi ad un corso di letteratura femminile, perchè quella classica non è altro un approfondimento degli studi liceali. Il semplice fatto di differenziare la letteratura femminile da quella canonica è sessismo, ma quanto pare la letteratura femminile non merita di stare con la cattedra di letteratura italiana, ha un posto a parte, è argomento di nicchia, isolato, è l'allievo seduto all'ultimo banco di cui nessuno ricorda il nome, un "contentino" per le studentesse femministe. Ma qui non si tratta di essere femministe, si tratta di essere giusti. Ancora oggi è atrano immaginare una ragazza giornalista o scrittrice, si da' più credito ad un uomo a causa di una cultura sbagliata e retrograda. Qualcuno potrebbe rispondere "perchè i più grandi maestri sono stati sempre uomini", e no! Semmai perchè gli unici presenti nei libri di scuola sono gli uomini, e così ci si convince che le donne abbiano sempre vissuto ai margini della cultura, magari sistemando i fogli ai loro mariti geniali, ignorando che, non solo le donne sono state sempre presenti, ma hanno dovuto lottare il doppio e subire terribili condanne per l'assurda pretesa di voler studiare come gli uomini o di avere un dono, un talento, una passione che non fosse il ricamo e la cucina. Purtroppo non introdurre, sin dalle elementari, lo studio della componente femminile nell'arte, nell'arte, nelle scienze, nella storia e così via fa si che, nel XXI secolo, il maschilismo sia una piaga che si estende a macchia d'olio. Gli uomini crescono pensando di essere i migliori, i più forti e ... i titoli di cronaca raccolgono i frutti di questa amara mentalità. Ciò che accade fra i banchi rispecchia quello che succede fra le scrivanie degli uffici. Secondo ricerche dell'ONU le donne, a parità di titoli e capacità, guadagnano il 23% in meno degli uomini, un furto legalizzato. Non solo, sempre a parità di titoli e capacità, un uomo ha più possibilità di essere assunto e fare carriera. Perchè? A causa di numerosi fattori, il primo è la sottovalutazione del lavoro femminile, e qui si torna all'istruzione: se si cresce studiando solo uomini illustri, si crederà che solo i maschi sono capaci di grandi scoperte e opere prodigiose, ci si trasformerà in adulti maschilisti abituati a pensare che le donne "non sono in grado", tant'è che una donna deve sgomitare il doppio sul lwvoro e non sempre le viene riconosciuto. Quante donne occupano cariche importanti? Pochissime, sono mosche bianche. In Italia, ma anche in America e in tantissimi altri stati, nessuna donna è mai stata Presidente della Repubblica. Non solo, quando una donna arriva in alto sgraniamo gli occhi, perchè ci sembra qualcosa di assurdo quando l'unica cosa assurda è che non ci siano più donne sui troni del mondo. Oppure si pensa subito male, si pensa a doti nascoste e ad attività poco eleganti, anche perchè pire gli insulti peggiori sono quelli per le donne, ci avete mai fatto caso? Spesso ciò che per una donna è ingiurioso diventa un complimento se rivolto al maschile. Nascere maschio, nel secondo millennio, è ancora un vantaggio in ogni cultura. Si parla tanto di pari opportunità ma Pari Opportunità non significa indossare un fiocco rosa, fare una sfilata, dire che siamo uguali e meritiamo gli stessi diritti. Pari Opportunità significa agire affinchè ogni donna abbia davvero gli stessi diritti, e gli stessi doveri, di un uomo. E poi, cari uomini, che gestite il cosmo sin dalla notte dei tempi, portandoci a vivere su un pianeta tormentato da povertà, guerra e inquinamento, non credere di aver dimostrato già abbastanza? Forse è ora di passare il timone in mani più esperte, magari le stesse che vi hanno messo al mondo.
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