Giacqui su placide alture ove natura non rinnega beltà e frivola tace su plagio e umane paure. Giacqui immobile come ad aspettare... Timida notte su ombrose alture stava per calare. Giacqui silente... Ambivo incosciente alla fonte arrivare. La notte andò via. Le prime luci d'alba nuova destarono da sonno fanciulla distesa su placide alture intenta a sognare. Mi svegliai donna Mi svegliai madre Mi svegliai... E al mio angolo di mondo bramante di vita ebbi a tornare. Gioventù rimase lí... Su nostalgiche alture. "L'illusorio vivere." Siamo tacito oblío adorno di sogni speranze illusioni e "profane insane paure."
(solo chi ha "il coraggio di vivere" si desta e scende dalle verdeggianti placide alture...)
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