Silvio Irilli, “cura” le emozioni

12 marzo 2025

Silvio Irilli è un artista torinese noto per il suo progetto “Ospedali Dipinti”, avviato nel 2012, che trasforma gli ambienti ospedalieri in spazi accoglienti e terapeutici attraverso l’arte. 
 
Grazie a questo progetto, ha decorato oltre 8.600 metri quadrati in 32 ospedali italiani, creando ambienti tematici come acquari, sottomarini e boschi incantati.  
 
La sua attività è iniziata al Policlinico Gemelli di Roma, dove ha decorato il reparto di radioterapia oncologica pediatrica con immagini marine, aiutando i bambini a superare le paure legate alle terapie. Il progetto ha ricevuto elogi anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’importanza di queste iniziative nel migliorare l’esperienza dei pazienti.  
 
Oltre alla decorazione degli spazi, Irilli coinvolge le scuole locali, organizzando incontri in cui spiega il processo creativo e il significato terapeutico delle sue opere, rafforzando il legame tra comunità e ospedali.  
 
L’arte nei reparti di oncologia
 
Secondo Silvio Irilli, l’arte negli ospedali va oltre la semplice decorazione e diventa un vero e proprio strumento di umanizzazione e cura. 
 
Il suo progetto Ospedali Dipinti è nato proprio con l’idea di utilizzare l’arte per migliorare la qualità della vita dei pazienti e creare un ambiente più accogliente e terapeutico. 
 
Irilli considera l’arte come un linguaggio universale che ha la capacità di comunicare emozioni, alleviare sofferenze e favorire il benessere psicologico.
 
Il concetto che Irilli promuove è che l’arte in ospedale cambia la percezione del luogo, trasformando gli spazi sterili e spesso impersonali in ambienti che evocano sensazioni di pace, serenità e sicurezza. 
 
La sua visione si basa sul fatto che un ambiente positivo può aiutare i pazienti a superare paure e ansie legate alla malattia e alle cure, soprattutto nei bambini o nei pazienti con patologie croniche.
 
Inoltre, l’arte, secondo Irilli, ha una funzione terapeutica in quanto favorisce la distrazione dalle difficoltà legate alla condizione fisica, permettendo ai pazienti di concentrarsi su qualcosa di positivo e stimolante. 
 
La partecipazione alla creazione di spazi artistici, come nel caso delle decorazioni di reparti o il coinvolgimento di scuole locali, è un altro aspetto fondamentale del suo approccio, poiché rafforza il senso di comunità e promuove il legame emotivo tra l’ospedale e la collettività.
 
In sintesi, per Irilli, l’arte negli ospedali non è solo un arricchimento estetico, ma una pratica significativa che contribuisce a migliorare l’esperienza del paziente e a rendere l’ospedale un luogo meno minaccioso e più supportivo nella guarigione.
 
Il concetto dell’Acqua e il significato del Delfino 
 
Il concetto di “Io Delfino” di Silvio Irilli è strettamente legato alla sua visione dell’arte come strumento terapeutico e alla sua filosofia di umanizzazione degli spazi ospedalieri. Irilli ha utilizzato l’immagine del delfino, simbolo di gioia, libertà e comunicazione empatica, come parte del suo approccio nell’arte applicata negli ospedali.
 
“Io Delfino” si inserisce in una riflessione più ampia sul ruolo dell’arte nel superare le difficoltà e le sofferenze. Il delfino rappresenta per Irilli un simbolo di speranza e guarigione, un essere che vive nel mare, un elemento che è per lui un luogo di pace e di rinascita. 
 
In questo senso, il delfino è una metafora della capacità di adattamento e della forza interiore che ogni individuo può riscoprire, anche di fronte a situazioni difficili come quelle legate alla malattia.
 
Nel contesto delle ospedali dipinti, l’elemento del delfino viene spesso utilizzato per creare un ambiente rassicurante e positivo, dove i pazienti, in particolare i bambini, possano percepire l’arte come un elemento di distensione.
 
Il delfino, quindi, diventa anche un modo per rendere l’ospedale un luogo più umanizzante e meno associato alla sofferenza.
 
In sostanza, secondo Irilli, “Io Delfino” è un richiamo a riscoprire il nostro lato più forte e positivo, anche nei momenti di difficoltà, e un invito a entrare in contatto con la parte più luminosa e terapeutica dell’esperienza umana.
 
 
Silvio Irilli ha dedicato molto del suo lavoro alla creazione di ambienti artistici terapeutici in ospedali, con particolare attenzione ai reparti pediatrici, come quello di oncologia. 
 
La sua arte negli ospedali è pensata per alleviare il dolore psicologico dei pazienti, e in particolare per aiutare i bambini a superare le difficoltà emotive legate a malattie gravi come il cancro.
 
Nel reparto di oncologia pediatrica, Irilli ha realizzato murales e decorazioni che trasformano lo spazio ospedaliero in un ambiente più accogliente, stimolante e rassicurante. 
 
In un contesto che può essere spaventoso e traumatico per i piccoli pazienti, l’arte diventa uno strumento per alleviare la paura e per favorire un senso di protezione. Ad esempio, ha decorato le pareti con immagini marine, come delfini, pesci e fondali sottomarini, in grado di evocare un senso di serenità, di avventura e di speranza, portando una distrazione dalla malattia.
 
In particolare, nel reparto di radioterapia oncologica pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma, Irilli ha creato un ambiente tematico con acquari e mondi marini, offrendo ai bambini un’esperienza visiva che li aiuta a ridurre l’ansia legata alle terapie. Questi interventi artistici permettono ai piccoli pazienti di percepire l’ospedale come un luogo meno minaccioso e più rassicurante, promuovendo anche un sentimento di speranza.
 
Il lavoro di Irilli non si limita a decorare, ma è un vero e proprio impegno verso la umanizzazione delle strutture sanitarie, facendo sentire i bambini meno isolati nella loro esperienza di cura, ma più connessi emotivamente con il mondo esterno e con gli altri, attraverso l’arte. Il suo approccio quindi è una fusione di creatività e cura, che contribuisce a migliorare l’esperienza complessiva del paziente.
 
Per Irilli, l’acqua non è solo un elemento naturale, ma una potente metafora di rinascita, guarigione e fluidità, che svolge un ruolo fondamentale nei suoi interventi artistici.
 
L’acqua, in molte delle sue opere, diventa un simbolo di serenità e trasformazione. 
 
Ad esempio, nei suoi progetti per gli ospedali, Irilli ha creato ambienti ispirati al mare, con immagini di fondali marini, delfini, coralli e acquari, dove l’acqua rappresenta una sorta di rifugio e di sollievo psicologico per i pazienti. 
 
Questo approccio si riflette in un ambiente che vuole alleviare lo stress e la paura, e offrire ai pazienti un luogo visivamente stimolante e rilassante, in grado di distrarli dalla loro malattia e di favorire il loro benessere emotivo.
 
In particolare, l’acqua simboleggia la continuità, la flessibilità e la purificazione, valori che Irilli cerca di trasmettere attraverso le sue opere. Creando ambienti visivi che richiamano l’elemento acquatico, egli mira a fornire un’esperienza terapeutica che favorisce il recupero, sia fisico che emotivo.
 
di Manuela Bresciani
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