LA MILANESIANA all’Almo Collegio di Pavia
17 giugno 2024
di Daniela Dall'Acqua
Lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19 giugno
all’ALMO COLLEGIO BORROMEO di PAVIA
TRE IMPERDIBILI APPUNTAMENTI
17 GIUGNO ALLE ORE 21.00
Lettura ANTONELLA LATTANZI
Dialogo tra MILO MANARA e LUCA VALTORTA
Concerto di NICOLA PIOVANI
18 GIUGNO ALLE ORE 21.00
Prologo filosofico di FRANCESCA MASIERO
Prologo letterario di EIMEAR McBRIDE
Dialogo tra
Alberto Mantovani e Claudio Longhi
Coordina Pierluigi Panza
con un video intervento di Giorgio Parisi (Premio Nobel per la Fisica 2021)
Concerto di RAPHAEL GUALAZZI
19 GIUGNO ALLE ORE 21.00
“DIO È MORTO E NEANCHE IO MI SENTO TANTO BENE”
spettacolo di e con
TULLIO SOLENGHI & NIDI ENSEMBLE
Lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19 giugno LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, arriva anche quest’anno all’Almo Collegio Borromeo di PAVIA (Piazza del Collegio Borromeo, 9) con tre imperdibili appuntamenti.
Ad unire le serate del 17 e il 18 giugno il tema “Timidi e no”, declinato in cinema, fumetto e fisica, mentre il 19 giugno in scena uno spettacolo di e con Tullio Solenghi & Nidi Ensemble.
«Sono molto contento che la Milanesiana torni a Pavia e nel suo venticinquesimo anniversario, per la prima volta nella sua storia, accoglie rappresentati delle due comunità che corrispondono alla comunità accademica, quella dei professori con Andrea Moro, e quella degli alunni con Filippo Capobianco. La timidezza, benché sia considerata spesso uno svantaggio, se non addirittura una patologia, è un atteggiamento molto caro al Collegio Borromeo: il nostro motto è humiltas, che comprende anche quello della timidezza, come attitudine da custodire. Accanto al valore accademico, il Collegio è una palestra di vita e relazioni. Ai nostri alunni insegniamo ad essere adulti, cioè a prendere posizione, che significa vincere la timidezza ma anche saperla custodire.
In forza del nostro, il Collegio sarà sempre dalla parte di chi sa arrossire e ancora considera la timidezza una sensibilità da valorizzare» Alberto Lolli, Rettore Almo Collegio Borromeo.
«La Milanesiana a Pavia ormai è necessaria. È un viaggio, lungo e breve insieme, dove con il rettore Alberto Lolli, appassionato e sensibile, cerchiamo di nutrire il nostro intelletto. E lo vogliamo fortemente. Perche’ ne abbiamo bisogno» Elisabetta Sgarbi.
Il 17 giugno, dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Almo Collegio Borromeo ALBERTO LOLLI, ci sarà la lettura di ANTONELLA LATTANZI sul tema della Timidezza. MILO MANARA (autore, tra gli altri capolavori, della versione a fumetti de “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco) dialogherà con LUCA VALTORTA sul tema “Timidi e no. Il fumetto e il cinema”.
La serata proseguirà poi con il concerto “Note a margine” del Premio Oscar Nicola Piovani (pianoforte) insieme a Marina Cesari (sax), Marco Loddo (contrabbasso) e Vittorino Naso (percussioni). Prodotto da Fondazione Musica per Roma, “Note a margine” è un racconto musicale narrato da Nicola Piovani con l'aiuto di tre strumenti che agiscono in scena. Presentato per la prima volta durante il Festival di Cannes con il titolo “Lecon concert”, lo spettacolo racconta al pubblico il tragitto e la ricerca poetica del compositore durante il lavoro con registi come Fellini, i fratelli Taviani, Benigni, Bigas Luna, suggerendo immaginarie stazioni di un viaggio musicale in libertà. In questo racconto teatrale la musica arriva dove la parola non sa e non può arrivare, perché, come ha sottolineato Piovani, “non ricordo un solo momento della mia vita in cui non ci sia stata la musica”.
Il giorno dopo, il 18 giugno, la serata comincia con il prologo filosofico di FRANCESCA MASIERO sulla timidezza, caratteristica apprezzata come “un ritrarsi per rispetto del mistero”, e il prologo letterario di EIMEAR McBRIDE. Segue il dialogo tra il patologo, immunologo e divulgatore scientifico italiano ALBERTO MANTOVANI e il direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa CLAUDIO LONGHI sul tema “Timidi e no. La fisica”, coordina Pierluigi Panza. Interviene in video GIORGIO PARISI (Premio Nobel per la Fisica 2021).
RAPHAEL GUALAZZI tornerà sul palco de La Milanesiana con uno speciale concerto che vedrà in scaletta una serie di brani che toccheranno atmosfere di timidezza partendo dalle canzoni degli esordi fino a quelle più recenti.
Il terzo e ultimo appuntamento in programma all’Almo Collegio Borromeo si terrà il 19 giugno con “Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene”, lo spettacolo di e con TULLIO SOLENGHI & NIDI ENSEMBLE. Lo spettacolo vede sul palco TULLIO SOLENGHI impegnato con la lettura di alcuni testi di Woody Allen (autore recentemente pubblicato da La nave di Teseo), coniugati con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite dal Maestro ALESSANDRO NIDI e dal suo ENSEMBLE. Si passerà così dai “Racconti Hassidici” alla parodia delle Sacre Scritture tratti da “Saperla Lunga” allo spassoso “Bestiario” tratto da “Citarsi Addosso”, intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Woody, il sommo “Groucho Marx”, evocato dalla musica Klezmer. Una serata in cui, in rapida carrellata, si alterneranno suoni e voci, musica e racconto in un’alternanza di primi piani a comporre un “montaggio” divertente e ipnotico.
Tutti gli eventi inizieranno alle ore 21.00 e saranno introdotti da Elisabetta Sgarbi.
Appuntamenti realizzati in collaborazione con Almo Collegio Borromeo e, solo per il 18 giugno, anche con A2A.
Antonella Lattanzi
Antonella Lattanzi è scrittrice e sceneggiatrice. Il suo ultimo romanzo è "Cose che non si raccontano" (Einaudi, Premio Anima, Premio Wondy, nella dozzina del Premio Strega 2024). L'ultimo film scritto è "Una storia nera", tratto dal suo romanzo omonimo, per la regia di Leonardo D'Agostini.
Milo Manara
Nasce a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945. Debutta alla fine degli anni ‘60 come autore di fumetti erotici tascabili. Negli anni ‘70 collabora con il "Corriere dei Ragazzi" e altre numerose riviste a fumetti del periodo. Su testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli, realizza Un fascio di bombe. Con Silverio Pisu, dà vita a Lo Scimmiotto e Alessio, il borghese rivoluzionario, che segnano il suo debutto nel fumetto d’autore. Nel 1978 è la (s)volta di Giuseppe Bergman, primo personaggio di grande successo ideato, sceneggiato e disegnato da Manara. Nei primi anni ‘80 crea Il Gioco, storia che gli procura il successo a livello mondiale. Su testi di Hugo Pratt disegna Tutto ricominciò con un’estate indiana ed El Gaucho. È il periodo in cui crea l’iconica Miele, protagonista de Il profumo dell’invisibile e Candid Camera. Su sceneggiatura di Federico Fellini, con cui collabora dal 1987, crea due storie a fumetti: Viaggio a Tulum seguita da Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet. Fa seguito la trasposizione fumettistica di tre classici della letteratura: Gulliveriana, Kamasutra, L’asino d’oro. Disegna poi tre storie di carattere sociale: Ballata in Si bemolle, Rivoluzione e Tre ragazze nella rete. Nel 2009 Marvel Comics gli commissiona, in coppia con Chris Claremont, una storia degli X-Men tutta al femminile, X-Men: Ragazze in fuga. Collabora anche con Neil Gaiman per la DC Comics. Dal 2000 Manara lavora al progetto Il pittore e la modella. Su testi di Alejandro Jodorowsky disegna un fumetto su I Borgia. Nel 2015, per Panini Comics, pubblica La Tavolozza e la spada, primo di due volumi dedicati alla vita del Caravaggio, seguito da La Grazia, pubblicato a febbraio 2019, anno in cui festeggia cinquant’anni di carriera professionale. Per l’occasione, il Festival de la Bande Dessinée di Angoulême gli ha tributato per la prima volta una grande retrospettiva, nel corso della 46° edizione di quello che è l’appuntamento dedicato al fumetto più importante d’Europa. Il suo ultimo libro è l’adattamento a fumetti de Il Nome della Rosa di Umberto Eco (2023).
Luca Valtorta
È nato a Milano nel 1964. Ha studiato Lingua e letteratura giapponese all’Università di Venezia. È stato direttore prima del settimanale “Musica” e in seguito di “XL”, il mensile di Repubblica dedicato al pubblico più giovane del quotidiano. Oggi lavora al settimanale culturale Robinson occupandosi principalmente di fumetto, musica e nipponistica.
Nicola Piovani
Classe 1946, è un pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano. Musicista poliedrico, ha espresso la sua creatività in diversi generi musicali. Comincia a comporre professionalmente a 22 anni. Oltre 250 colonne sonore (tra gli altri per Bellocchio, i Taviani, Monicelli, Moretti, Benigni, Fellini); oltre 150 musiche di scena (tra gli altri per, Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vittorio Gassman); due commedie musicali: Concha Bonita (a Parigi) e I sette re di Roma (al Sistina); canzoni: dopo i due album con Fabrizio De André (all’inizio degli anni Settanta) in seguito compone numerose canzoni alcune delle quali raccolte nel CD Piovani cantabile; teatro musicale: le cantate del Fiore e del Buffo, uno Stabat Mather (La Pietà) il Sangue e la Parola (il testo è tratto da le Eumenidi di Eschilo e dalla Costituzione Italiana) Padre Cicogna (da un poemetto di Eduardo De Filippo); musica da concerto: Reflex per due pianoforti, Carme (tratto dal Carme a Lesbia di Catullo); Cyberknife (Rapsodia per clarinetto e orchestra); Sinfonia delle Stagioni; due Opere Liriche: Amorosa Presenza e Il Labirinto di Creta da lui dirette: la prima al Teatro G. Verdi di Trieste, la seconda al Teatro Petruzzelli di Bari. Premio Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella, ha ricevuto anche 4 David di Donatello, 2 Ciak d’Oro, 5 Nastri d’Argento, 2 Globi d‘Oro, un Globo d’Oro alla carriera, 2 Maschere del Teatro, il Sound Stars Award alla carriera. Presso La nave di Teseo ha pubblicato La musica è pericolosa (2024).
Marina Cesari
Diplomata in Conservatorio in Saxofono e Jazz, Marina Cesari sviluppa negli anni la sua attività concertistica dal repertorio classico al jazz in formazioni di vario genere (duo sassofono e pianoforte, quartetto da camera, jazz big band, orchestra sinfonica, jazz combo). Partecipa a produzioni musicali televisive per Rai e Mediaset. Dal 2002 lavora con il M° Nicola Piovani in Italia e all’estero come solista-sassofono e clarinetto-in produzioni teatrali, registrazioni di colonne sonore e concerti sinfonici. Da anni si dedica anche all’attività didattica, attualmente è docente di saxofono presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.
Marco Loddo
Contrabbassista autodidatta, studia privatamente armonia e teoria musicale. Inizia l'attività musicale in Sardegna collaborando con diverse formazioni di jazz. Nel 1998 si trasferisce a Roma dove inizia un'intensa attività nei jazz club della penisola. Partecipa ad importanti festival tra i quali: I Concerti del Quirinale, Konserthuset in Stockholm e il Toronto International Film Festival. Come insegnante ha lavorato presso Najma, Saint Louis College of music, Fonderia delle Arti, Scuola di musica dell'Esquilino. Partecipa inoltre a trasmissioni televisive, radiofoniche e alla registrazione di colonne sonore per il cinema e per il teatro (con Nicola Piovani, Germano Mazzocchetti, Paolo Vivaldi). Ha collaborato con artisti del calibro di Nicola Piovani, Renzo Arbore, Steve Grossman, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Bobby Durham. Per il teatro ha lavorato con Sergio Rubini, Michele Placido, Mariangela Melato, Ennio Fantastichini, Elio Germano, Massimo Popolizio. Tra i premi ricevuti: 1° classif. Tremplin' jazz (Avignon) 2001, 2° classif. Baronissi Jazz 2002, 3° classif. Concorso Internazionale Città di Milano 2000. Tra le sue incisioni: Vintage! ...ma non li dimostra (Renzo Arbore), Continuous wave (Marco Loddo Quartet feat.DanieleTittarelli, Pietro Lussu e Marco Valeri), Free (Michele Fazio feat. Fabrizio Bosso), Alhambra (Gabriele Coen Atlante Sonoro), Golem (Gabriele Coen), Eyes wide open (Nina Pedersen), Time is a restless thief (Nina Pedersen).
Vittorino Naso
Diplomato con il massimo dei voti in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma. Le sue collaborazioni orchestrali includono: Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, Orchestra da Camera Italiana, e altre. Ha suonato in alcune tra le principali sale da concerto internazionali: Musikverein (Vienna), La Scala (Milano), La Fenice (Venezia), The Symphony Hall (Osaka), Tonhalle (Dusseldorf), KKL (Lucerna), Alten Oper (Francoforte), Barbican Center (Londra), Bruknerhause (Linz), Kolner Philarmonie (Colonia), Bunka Kaikan (Tokyo), National Centre for the Performing Arts (Pechino), e altre. Collabora abitualmente con alcuni fra i più importanti compositori italiani di musiche per film, televisione e teatro, tra cui Franco Piersanti, Nicola Piovani, Ennio Morricone. È titolare della cattedra di Strumenti a Percussione presso il Conservatorio F. Torrefranca di Vibo Valentia, istituzione presso la quale ricopre anche il ruolo di Direttore.
Francesca Masiero
Nasce a Bassano del Grappa, si laurea in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consegue presso la medesima Università un master in giornalismo e uno in scrittura per la fiction. Dal 2001 è presidente di PBA Spa, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di prodotti per l’architettura di alta gamma. Fondata nel 1974 dal padre, è azienda partner dei più importanti studi di architettura internazionali nel product design. Fa impresa nella filosofica convinzione che immaginare, sviluppare e produrre, portare nel mondo una forma che non c’era sia un atto di responsabilità, degno di essere profondamente pensato. Dal 2011 al 2018 ha fatto parte del Consiglio di amministrazione di AVM, società operativa nel settore dei fondi di private equity. È stata professore a contratto di Philanthropic strategy and sustainability presso l’Università di Bergamo. Dal 2016 siede nel Consiglio di amministrazione della casa editrice La nave di Teseo e dal 2023 è Consigliere Generale della Fondazione Cariverona.
Eimear McBride
È nata in Irlanda nel 1976 e ha studiato recitazione presso il Drama Centre di Londra. Il suo romanzo di debutto, Una ragazza lasciata a metà, è stato un caso letterario internazionale, insignito di numerosi premi, tra cui il Goldsmiths Prize, il Baileys Women’s Prize for Fiction e l’Irish Novel of the Year. Scrive su “The Guardian”, “TLS “e “New Statesman”. Ha pubblicato inoltre Bohémien minori (James Tait Black Prize for Fiction Prize 2017) e Strange Hotel (2024).
Claudio Longhi
Nato a Bologna nel 1966, è un direttore artistico e regista teatrale italiano, oltre ad essere professore ordinario di Storia della regia e di Istituzioni di regia presso l’Università di Bologna. Al percorso accademico ha sempre affiancato l’impegno teatrale attivo, operando dapprima nel campo della regia e della formazione del pubblico, quindi allargando la propria sfera di operatività al dominio organizzativo. Oltre cento le sue pubblicazioni riguardanti la storia della regia, la storia dell’attore, l’evoluzione della drammaturgia contemporanea e il sistema teatrale italiano. Dal dicembre 2020 ha assunto la Direzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Alberto Mantovani
Accademico dei Lincei, dopo la specializzazione in Oncologia, ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Da ottobre 2005 è direttore scientifico di Humanitas e dal 2014 docente di Humanitas University, di cui oggi è professore emerito. Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali, fra cui il premio triennale OECI dell’Organizzazione Europea degli Istituti del Cancro, il premio Pezcoller della Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro, il premio Robert Koch.
Da diversi anni è valutato come il ricercatore italiano a più alto impatto nella letteratura scientifica internazionale. Tra i suoi libri più recenti, L' orchestra segreta. Come funziona il sistema immunitario, dai tumori al Covid (2021, con Monica Florianello) e La cura del futuro. I vaccini dalle infezioni alla sfida al cancro (2023, con Guido Forni, Lorenzo Moretta, Giorgio Parisi, Giovanni Rezza).
Giorgio Parisi
Classe 1948, e? professore ordinario di Fisica teorica all’Universita? La Sapienza di Roma dal 1981. Ha ricevuto la medaglia Boltzmann, la medaglia Max Planck, il Premio Nonino, il Premio Wolf e il Premio Nobel per la Fisica nel 2021. E? stato presidente dell’Accademia dei Lincei ed e? membro di molte accademie, tra cui l’American Philosophical Society. Si e? occupato principalmente di fisica teorica, in campi molto diversi come la fisica delle particelle, la meccanica statistica, la dinamica dei fluidi, i sistemi complessi, le costruzioni di computer scientifici, la teoria dell’ottimizzazione. Ha realizzato anche studi sulle reti neurali, sul sistema immunitario, sulle glaciazioni e sul movimento di gruppi di animali. Tra i suoi saggi divulgativi, ha pubblicato La chiave, la luce e l’ubriaco. Come si muove una ricerca scientifica (2006) e In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi (2021), quest’ultimo tradotto in una ventina di paesi. Nel 2022 ha pubblicato con La nave di Teseo Gradini che non finiscono mai. Vita quotidiana di un Premio Nobel, scritto con Piergiorgio Paterlini.
Piergiorgio Paterlini
Nato nel 1954, ha pubblicato, fra gli altri, Fisica quantistica della vita quotidiana. 101 microromanzi (2013), Non essere Dio. Un’autobiografia a quattro mani (con Gianni Vattimo, 2015), Bambinate (2017), Stanno smontando il mare e altri racconti (2021), Gradini che non finiscono mai. Vita quotidiana di un Premio Nobel (2022), con Giorgio Parisi, Confiteor (2024). Dal 1991 il suo long seller e? Ragazzi che amano ragazzi e i suoi libri sono tradotti in una decina di paesi. Ha sceneggiato il film Niente paura (2010), scritto testi per la radio, la televisione, il teatro. Con Michele Serra e Andrea Aloi ha fondato il settimanale “Cuore”. Cura la rubrica Testo a fronte su “Robinson - la Repubblica”.
Raphael Gualazzi
Classe 1981, è cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore. Ha sempre sperimentato diversi generi musicali, dando vita ad uno stile personalissimo, tra stride piano, jazz, blues e fusion. Ha partecipato ai più rinomati Festival d'Europa e ha segnato sold out in Italia e all’estero sempre con formazioni di musicisti internazionali. Nel 2011, già noto in Francia, ha trionfato al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano Follia d’amore, e al successivo Eurovision Song Contest ha ottenuto il secondo posto con Madness of Love. Sul palco dell’Ariston è tornato altre due volte, nel 2013 con Sai (ci basta un sogno) e nel 2014 con Liberi o no, insieme a The Bloody Beetroots, con un progetto inedito che ha fuso jazz, elettronica, blues e gospel. Cinque album all’attivo e tre EP in Italia, ha pubblicato in tutto il mondo (sempre con la Sugar), dalla Francia alla Germania, fino al Giappone (dove, nel 2018 è uscito Best of, una raccolta di successi contenuti nei suoi tre precedenti dischi). Il suo lavoro, Love Life Peace, ha conquistato il Disco D’Oro e il suo singolo di traino L’estate di John Wayne è stato in vetta alle classifiche radiofoniche per settimane ottenendo il Disco di Platino. Gualazzi ha composto anche per la tv e per il cinema. È autore di testo e musica, oltre che interprete al pianoforte, di Vertigo, brano contenuto nell’album Sì di Andrea Bocelli. A febbraio 2020 esce l’album Ho un Piano, contenente la hit sanremese Carioca.
Dopo un’intensa attività live nell’estate 2021, il 23 novembre, data del centenario della nascita di Fred Buscaglione, Gualazzi ha pubblicato un EP di tributo in cui reinterpreta 5 brani del grande musicista e attore piemontese.
Il 10 giugno del 2022 è uscito per Sugar il suo album Bar Del Sole coprodotto da Vittorio Cosma. Gualazzi ha composto e interpretato Il Giro, la canzone che ha accompagnato lo spot Rai del Giro D’Italia 2023. Il 6 ottobre 2023 è uscito per CAM Sugar il nuovo album di inediti dal titolo Dreams, anticipato dal singolo Vivido il tramonto. Ha fatto seguito un tour nei teatri delle principali città italiane, in un’inedita formazione in quintetto. Il 10 gennaio 2024 ha pubblicato l’EP Dreams in Jazz, progetto in cui Gualazzi ha rivisitato tre brani di altrettanti maestri della colonna sonora ovvero Armando Trovajoli, Piero Piccioni e Piero Umiliani.
Tullio Solenghi
Nasce a Genova nel 1948. Si forma come attore presso il Teatro Stabile di Genova, nel 1970 debutta con Madre Courage accanto a Lina Volonghi, seguono 7 anni di militanza teatrale a fianco di Alberto Lionello, Tino Buazzelli, Giorgio Albertazzi, in lavori di Shakespeare, Goldoni, Moliere, Pirandello... con regie di Squarzina, Besson, Quartucci... Negli anni ’70 debutta in tv con l’amico Beppe Grillo sotto l’egida di Pippo Baudo. Seguono varie partecipazioni a trasmissioni televisive. Nel 1982 fonda il Trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez, che dal 1982 al 1994, riscriverà alcune pagine della comicità televisiva italiana e porterà al successo due spettacoli teatrali Allacciare le cinture di sicurezza e In principio era il Trio. L’apice del percorso del trio avverrà con la parodia de I promessi sposi, in onda su Rai Uno nel gennaio del 1990 con ascolti record intorno ai 15 milioni di telespettatori. Scioltosi il Trio, Solenghi continua il suo percorso single tornando in teatro, con messe in scena di grande successo come La Bisbetica domata, Tartufo, Amadeus, L’apparenza inganna... Riprende anche la collaborazione con Massimo Lopez con cui porta in teatro La strana coppia (2003). Sempre con Lopez è protagonista di una fortunata edizione di Striscia La Notizia, che bissa il successo di quella precedente dove Solenghi era in coppia con Gene Gnocchi. Negli ultimi anni si distingue per le sue doti vocali partecipando a Tale e Quale Show e per quelle di danzatore con l’attuale Ballando Con Le Stelle. Da ricordare anche un bel cammeo nel film campione di incassi di Checco Zalone Che bella giornata (2011) e il libro Bevi qualcosa, Pedro, da lui definito “più che un'autobiografia, un’autotriografia”. Nel 2017, torna in scena con Massimo Lopez, con un fortunatissimo Show che, nonostante l’interruzione causata dalla pandemia, ha raggiunto quasi le trecento repliche in giro per i teatri di tutta Italia; e nella stagione appena trascorsa, ha preso il via il nuovo spettacolo “Dove eravamo rimasti”, che ha già riempito i maggiori teatri dello stivale. La sua grande passione per il genio di Woody Allen lo ha portato ad affiancare al duo con Massimo lo spettacolo in solo "Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene", dove è affiancato e accompagnato dal Nidi Ensemble, che esegue dal vivo le musiche delle colonne sonore del grande regista statunitense.
Alessandro Nidi
Direttore d’orchestra, compositore e pianista. Scrive canzoni di musica leggera e ha lavorato con Franco Battiato, Alice e Giuni Russo, Lucio Dalla, Max Gazzè, Sergio Cammariere, Giorgio Conte e molti altri, proponendosi come autore o arrangiatore contaminando il pop e la musica classica. Compone le musiche di scena per diversi teatri italiani, collaborando con i più importanti registi teatrali italiani ed europei e partecipa come pianista e compositore nei più importanti festival internazionali.
Elisabetta Sgarbi
Dopo 25 anni come editor e Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore Generale e Direttore Editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore Responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 25 anni ne è Direttore Artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana - Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e linus - Festival del Fumetto, che giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti festival internazionali del Cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo “Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è “Gatto e la casa dei fantasmi”, presentato nel 2023 al Torino Film Festival; alla fotografia di Nino Migliori ha dedicato due film, entrambi presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma: “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022)”, selezionato per i Nastri d’Argento, e “Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco (2023)”. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio “È bello perdersi”, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio “Romantic Robot”. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. Per la sua attività culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.
Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosi il 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.
Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce con grazia in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.
Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:
Premio Rosa d’oro de La Milanesiana ad Anne Carson e a Laura Morante
Premio SIAE / La Milanesiana a Paolo Fresu
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Mathieu Belezi
Premio Omaggio al Maestro ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella
Premio Regas / La Milanesiana "Artisti dell'innovazione” ad Andrea Moro
Per prenotarsi agli appuntamenti a ingresso gratuito: Eventi di La Milanesiana. Ideata da Elisabetta Sgarbi - 1 attività e biglietti futuri | Eventbrite.
La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
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