Anna e Francesca sono due single. Due amiche rimaste - una per scelta, l’altra perché mollata - senza fidanzati.
Quale soluzione per uscire da questo tremendo impasse? Non resta che iscriversi a Tinder, il noto sito d’incontri. Due incontri al giorno per tre mesi per un totale di 180 appuntamenti <<anche se su Tinder sono tutti stronzi”. Francesca compila l’iscrizione solo per cercare avventure sessuali, Anna per incontrare il grande amore.
Cinzia Brugnola e Rachele Gatti, con tatto e audacia, sviscerano i problemi che incontrano chi cerca online l’anima gemella.
Semplice e geniale lo spiegamento - in ogni senso - delle magliette bianche dove campeggia, di volta in volta, il tipo di persona incontrata. Dal pilota all’orbitante, dal tuttologo al bluff. Ogni categoria è presa di mira, satireggiando su pregi, pochi, e difetti, molti.
Applausi a scena aperta, anche durante la rappresentazione, per “Tinder is the night – tutto quello che avreste voluto sapere su Tinder* (ma non avete mai osato chiedere)”, ad Alta Luce Teatro. Perfino la “quarta parete” viene abbattuta con l’ingresso in scena dello stalker che stava, comodamente, seduto tra il pubblico. Compensa così l’innamorato cronico che, con voce smielata, va in visibilio a ogni frase che rivolge all’amata.
Scritto e diretto da Brugnola e Gatti, lo spettacolo ben fotografa i tempi attuali dove ognuno di noi è fagocitato da click e swipe.
Nel lasciarvi con questo dubbio, spero di rivedere lo spettacolo - magari aggiornato - la prossima stagione. Merita un’esposizione a lungo raggio sulla scena.
Alla fine sulla scena troneggia la maglietta bianca con la scritta "Quello giusto" ma, presumibilmente, quello giusto arriva quando smetti di cercarlo>>.
Applausi.