Italia 10 volte a Berlino - Tra storia e pallone25/6/2024

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Italia 10 volte a Berlino - Tra storia e pallone25/6/2024

di Giovanni Curatola

Quello di sabato prossimo fra Italia e Svizzera, valevole per gli 8’ di finale dell’Europeo in corso, sarà in assoluto il 10° match che vede la Nazionale Azzurra scendere in campo nella capitale tedesca. Il 7° all’Olympiastadion, l’impianto volutamente monumentale voluto da Hitler per le Olimpiadi del 1936, da lui inaugurato e ancor oggi, coi suoi 74.500 posti a sedere, il più importante e rappresentativo stadio di Germania (non però il più grande in assoluto, perché preceduto dal “Singal Iduna” di Dortmund, 81.300 posti, e dall’Allianz Arena” di Monaco di Baviera, 75.000). E’ un campo fortunato per l’Italia, l’Olympiastadion, che ha sorriso ai colori azzurri nelle storiche finali delle Olimpiadi del 1936 e, più di recente, del Mondiale del 2006. Le sconfitte (2 in quello stadio) sono relegate ad altrettante amichevoli, dunque assolutamente indolori. Delle restanti 3 gare disputate sin qui dagli Azzurri a Berlino, 2 riguardano le prime fasi delle già citate Olimpiadi del 1936 (al Poststadion, principale stadio cittadino prima della costruzione dell’Olympiastadion, e al Mommsenstadion), l’ultima un match delle qualificazioni per i Mondiali del 1970, disputato al di là del Muro al Walter Ulbricht Stadion (maggior impianto della Germ.Est, e contro la Nazionale dell’omonimo paese). Ma diamo sintetici accenni a queste 9 tappe berlinesi azzurre, di cui ben 6 risalenti agli anni ’30 del ‘900, e in rigoroso ordine cronologico:  

  1. 3 ago.1936: ITALIA-U.S.A. 1-0 - Olimpiadi, 8’ di finale

E’ l’esordio azzurro dell’Olimpiade del 1936, che a cavallo dei due Mondiali del 1934 e del 1938 vedrà i “Mussolini’s boys” di Vittorio Pozzo trionfare anche in questa competizione. L’Italia è opposta ai modesti U.S.A., piegati nel secondo tempo da uno degli atleti azzurri più rappresentativi e carismatici (gioca con gli occhiali) di quella nazionale: Annibale Frossi. E’ il canto del cigno del Poststadion, che chiuderà una ultraventennale e onorata carriera dopo aver fatto da teatro a diverse finali di campionato tedesco.

  1. 7 ago.1936: ITALIA-GIAPPONE 8-0 - Olimpiadi, 4’ di finale

Al modesto Mommsenstadion, gli Azzurri regolano anche il malcapitato Giappone, approdando in semifinale. Troppo netto il divario fra le due squadre, che negli scatenati Carlo Biagi (4 reti) e ancora Annibale Frossi (3) hanno i loro assi vincenti.   

  1. ITALIA-NORVEGIA 2-1 d.t.s. (10 ago.1936): Olimpiadi, Semifinale

E’ la prima partita in assoluto all’Olympiastadion (allora con capienza di 110.000 spettatori). La tengono a battesimo gli Azzurri, che tuttavia solo ai supplementari (come accadrà 2 anni dopo ai Mondiali di Francia) hanno ragione di una mai doma Norvegia. Di Frossi il gol decisivo, dopo che i tempi regolamentari si sono chiusi sull’1-1 (gol iniziale di Alfonso Negro per l’Italia, pareggio scandinavo a metà ripresa).  

  1. ITALIA-AUSTRIA 2-1 d.t.s. (15 ago.1936): Olimpiadi, Finale

Non è dato sapere, se come per la semifinale mondiale di 2 anni prima in Italia, Pozzo abbia fatto cantare ai suoi, nello spogliatoio, l’ “Inno al Piave”. Fatto sta che l’Austria è nuovamente piegata di misura, e al termine di una battaglia senza esclusione di colpi, davanti a 85.000 spettatori. Checché ne dirà poi la propaganda, il tifo dei tedeschi neutrali va più all’Austria, da sempre considerata sorella minore tedesca) che non all’Italia, che anzi 2 anni prima ha impedito con l’invio di truppe al Brennero proprio l’annessione tedesca dell’Austria Una doppietta di Frossi (un gol nei 90’ regolamentari e uno ai supplementari), consegna all’Italia il titolo.     

  1. GERMANIA-ITALIA 2-2 (15 nov.1936): Amichevole

E’ l’amichevole che  suggella l’Asse Roma-Berlino, termine coniato da Mussolini in riferimento a un’intesa amichevole fra i due Stati (ma, al momento, nulla di più) che ne avvicina le reciproche sfere politiche e commerciali senza alcun obbligo militare. In campo, una doppietta del tedesco Siffling a fine primo tempo ribalta il momentaneo 1-0 italiano (gol di Colausig). Gol del definitivo 2-2 di Giovanni Ferrari nella ripresa.      

  1. GERMANIA-ITALIA 5-2 (26 nov.1939): Amichevole

Con mezza Europa già in guerra (l’Italia ne è ancora fuori), un amichevole fra i due paesi dell’Asse è nuovamente riproposta, a scopo prettamente propagandistico. Un Olympiastadion stracolmo assiste così al primo successo della sua storia contro gli Azzurri. Gara in equilibrio nei primi 45’ (2-2), con reti di Neri e Demaria per l’Italia. La ripresa è un monologo dei tedeschi, che vanno altre 3 volte in rete.      

  1. GERM.EST-ITALIA 2-2 (29 mar.1969): Mondiali, Qualificazioni

La prima volta dell’Italia nel dopoguerra a Berlino è… al di là del Muro. Avversaria degli Azzurri è difatti la Germ.Est. Si gioca per l’accesso ai Mondiali del 1970 in Messico. Al Walter Ulbricht Stadion è pari e patta: due volte in vantaggio, i tedesco-orientali sono entrambe le volte rimontate da due gol di Gigi Riva. E lo stadio intestato al presidente di Stato e dell’esecutivo della Germania Est, teatro delle manifestazioni sportive e non di regime, ed oggi non più esistente, vive una delle sue vetrine internazionali più prestigiose.

  1. GERM.OVEST-ITALIA 2-1 (8 ott.1977): Amichevole

La prima e unica visita degli Azzurri all’Olympiastadion nell’era post-bellica della Guerra Fredda vede un successo teutonico di misura (2-1) siglato da Karltz e da quel campione di correttezza e simpatia (almeno in chi scrive) che risponde al nome di Karl Heinz Rummenigge. L’ininfluente rete di Antognoni chiude poi le ostilità.    

  1. ITALIA-FRANCIA 1-0 (9 lug.2006): Mondiali, Finale

Settant’anni dopo il titolo olimpico, nella Berlino da un quindicennio riunificata mani italiane tornano a sollevare un trofeo. Sono quelle di Fabio Cannavaro, Andrea Pirlo, Gigi Buffon, Luca Toni, Alessandro Del Piero, Francesco Totti, Fabio Grosso e gli altri aggregati della pattuglia azzurra di Marcello Lippi. Soffermarsi sulla finale del Mondiale tedesco fra Italia e Francia è superfluo: i ricordi sono ancora sufficientemente nitidi, dall’exploit in negativo di Zidane, alla stoccata di Materazzi e ai rigori che per una volta arridono alle virtù italiche.

Proprio a Berlino, infine, è programmata sabato prossimo, come si diceva in apertura, la decima visita azzurra (8' di finale dell'Europeo in corso, contro la Svizzera). Se poi, il prossimo 14 luglio la finale vedrà l’Italia sollevare il suo terzo trofeo all'Olympiastadion è potenzialmente possibile, anche se alla luce delle sue ultime performance tutt’altro che probabile. Si vedrà. Con in tasca la benaugurante certezza che la capitale tedesca continuerebbe in quel caso a strizzare l’occhio ai nostri colori. Sempre che, beninteso, a contendergli la Coppa, siano i panzer bianchi di casa…       

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