Con un articolo pubblicato lo scorso anno sul New York Times il neurologo e scrittore Oliver Sacks aveva annunciato la sua malattia, un tumore al fegato che poco tempo dopo lo avrebbe spento lasciando al mondo i suoi libri ed il ricordo di una vita ricca di passioni. Più noto come romanziere che come scienziato in una delle sue interviste disse che non aveva mai previsto di divenire un autore di libri. Eppure la sua capacità di trasformare i suoi casi clinici in casi letterati ha conquistato migliaia di lettori in tutto il mondo. Dopo aver lasciato la sua città natale Londra a causa dell’omosessualità rifiutata dalla famiglia, si trasferisce prima a New York e poi in Canada dove si dedicherà a pieno alla sua professione si medico e dove intraprenderà la sua carriera letteraria, nel 1970, con il saggio Emicrania. I suoi due romanzi più celebri sono "Risvegli" e "L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello", storie “bizzarre” in cui si mescolano nella scrittura l’analisi scientifica e la convivenza con la malattia. Fu più volte criticato di utilizzare i suoi pazienti come strumenti per i suoi libri, ma a smentire tali illazioni è il momento in cui il soggetto più frequente dei suoi studi e delle sue storie diviene lui stesso. Con "The mind’s eyes" e "On the move" descrive prima il trattamento subito per il suo tumore all’occhio e poi, nel secondo testo scrive la sua autobiografia, dove in primo piano finiscono la giovinezza e l’omosessualità. Nella vita di Oliver Sacks anche la musica ha avuto un ruolo importante, insieme alla motocicletta sono state le sue grandi passioni. Un’esistenza ricca di interessi e in alcuni casi anche di eccessi come la droga sperimentata durante gli anni Sessanta. I suoi 81 anni sono stati dunque intensi e nel parlare dell’età più matura ci lascia, Oliver Sacks con un elogio all’età più matura dell’uomo: <<Non penso alla vecchiaia come a un epoca più triste da sopportare ma a un tempo di piacere e di libertà: libertà dalle fastidiose urgenze di giorni precedenti, libertà di esplorare i miei desideri e di legare assieme pensieri e sentimenti di una vita>>. Fu più volte criticato di utilizzare i suoi pazienti come strumenti per i suoi libri ma il suo ultimo lavoro, pubblicato nel 2015, ci dimostra che così non è, "On the Move" è la biografia in cui Oliver Sacks racconta la sua storia personale, le passioni per la motocicletta e la musica ma anche la sua omosessualità e la prosopagnosia, malattia che causa difficoltà nel riconoscere i visi delle persone. Della sua patologia non ha mai fatto mistero parlandone più volte pubblicamente.
Oliver Sacks, Londra 9 Luglio 1993 – New York 30 agosto 2015
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