Paolo Marino, nato il 22 novembre 1938 da genitori siculi; morto il 20 settembre 2001: aveva solo 62 anni. Era mio padre. Lo è ancora, non se ne è mai andato per me. Impossibile narrarne tutta la vita in poche righe, troppi i ricordi, tanti gli episodi che potrei raccontare, troppo varia la sua personalità per definirla con pochi aggettivi. Partì da quella Sicilia oggetto di pregiudizio e scarsamente considerata nell’Italia del nord degli anni ’60, anche lui spesso additato per le sue origini, eppure conquistò Milano, affermandosi sia socialmente che professionalmente. La passione, la tenacia, la forte versalità lo aiutarono ad emergere, fece della sua passione per le macchine un lavoro. Pilota e ingegnere arrivò al successo in breve tempo, scrollandosi di dosso tutti i pregiudizi che lo avevano seguito, ma non dimenticò mia le sue origini, la nostalgia per quell’amara terra bruciata e baciata dal sole gli restò dentro fino alla morte. Stroncato all’improvviso da un ictus quando ancora ferveva di prgetti e di vita fu strappato all’amore della famiglia troppo presto. Non dirò che è stato un padre o un uomo perfetto, perché non fu così, non ci siamo capiti in vita e l’ho perso troppo presto per riuscirci, ma fu forte, intransigente a volte, ma dedito e generoso. Ci ha lasciato tutto quello che riuscì a conquistare, soprattutto ci ha lasciato se stesso e la sua tenacia. Non sento la sua mancanza, perché ancora vive tra noi: lo rivedo in me stessa, nel viso dei miei fratelli, nei gesti dei miei nipoti. Allora davvero forse diventare genitori rende immortali, forse davvero l’aldilà non è così lontano da noi…..
Paolo Marino, 22 Novembre 1938 - 20 Settembre 2001
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