8 novembre 2016: muore a 90 anni Umberto Veronesi, il lottatore per la vita, per la scienza pragmatica e non spiritualista, orgoglio internazionale della medicina italiana. L’oncologo che ha ridato speranza ai malati di tumore è morto, dopo una carriera di scienza e ricerca, per combattere il male del secolo. Non si è arreso alla morte inevitabile, ha guardato al male come a una sfida, con la consapevolezza e l’intuizione di combatterlo in equipe e vincerlo con la ricerca. Ricerca è stato il verbo, la parola per eccellenza con cui ha combattuto, cui ha dedicato le sue forze, fondando l’Airc e la stessa fondazione Veronesi. Ma la sua eredità più grande sono le vittorie che ha riportato: le battaglie per l’eutanasia, per l’alimentazione vegetariana, per la cultura scientifica e gli ospedali di ricerca, ma soprattutto la speranza che ha saputo regalare, che dal cancro si può guarire, che la vita non finisce per forza con quella diagnosi che suonava come una sentenza capitale. Molte volte l’ha sconfitto, sempre l’ha curato, mai ha smesso di regalare ai malati anche solo un giorno in più.
UmbertoVeronesi, Milano 28 Novembre 1925- Milano 8 Novembre 2016
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