Maledetta empatia4/3/2019
Testo di Federica Costanza
Foto di Roberto Dall'Acqua
“A volte lo sento, sento quel vuoto e.. Ancora oggi non riesco a capire come colmarlo, non si tratta di mancanza, inteso come persona, bensì a livello di emotività.
Mi capita spesso di essere assalita da un enorme tristezza, sarà perché sono troppo emotiva.
Ad ogni cosa che leggo, ascolto o guardo, mi ci ritrovo dentro e non si tratta della solita frase “ti capisco”, il mio “ti capisco” non è così per dire.
Però poi mi fermo a pensare, come posso aver provato tutte queste emozioni essendo ancora così piccola? Non so ancora spiegarmi molte cose che girano attorno al mio cervello, sarà la mia troppa empatia, più che troppa oserei dire eccessiva.
A volte quasi la odio perché vorrei tanto farmi i fatti miei e fregarmene ma ogni qual volta che ci provo, provo quasi un senso di colpa, come se quasi quasi dovessi salvarle io le persone, come se fosse per responsabilità mia il fatto che loro non siano felici.
Non ho mai capito se sia una cosa bella o brutta.
E anche questo è un altro punto di domanda, forse per questo ho sempre voglia di fumare, perché esco un attimo fuori dalla vita reale, mi dedico del tempo, dedico più che altro un momento di intimità tra me e la mia mente.
A volte vorrei essere una persona stupida, che non fa caso a ciò che c’è intorno e non da' peso a nulla. Mi piacerebbe liberarmi da tanti pensieri ed essere stupida per un solo giorno e mandare a fanculo tutto quanto.
Maledetta empatia, che mi tieni in pugno, lasciami stare. Sarei capace di aiutare anche i miei peggiori nemici con te che mi tieni stretta.”
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