Giulia Guarnaccia: poesie con i fiori25/5/2019
di Giulia Guarnaccia
“Come un fiore reciso”
E come fiore di campo giaci a terra,
nuda come la terra che il tuo sangue colora di rosso.
Giaci a terra, come un'estirpato fiore.
Il nulla ti avvolge, il nulla ti copre, e nel nulla adesso giace il tuo silenzioso cuore.
Come un fiore di campo
ti hanno strappato dal sentiero verdeggiante della vita,
senza provar rimorso.
Un solo colpo, una coltellata dritta al cuore.
I tuoi occhi adesso sono socchiusi,
persi nel vuoto.
Le tue labbra giammai potranno dire il nome di chi ti ha vigliaccamente UCCISA!
Sei sola..un'anima sola...
Vaghi alla ricerca di un frammento di vita,
rinchiusa tra le carceri del tuo delirante dolore.
Giaci a terra,come un'estirpato fiore.
A nulla sono servite le tue lacrime i tuoi lamenti le tue GRIDA!!
Nessuno ti ha salvata.
Nessuno potrà mai far tornare a battere il tuo giovane perduto "CUORE".
Giulia Guarnaccia
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“Ninfèa d'estate”
Sono il silenzio.
"Il silenzio di una donna sola".
Sospiri tra un battito e l' altro parlano di un nostalgico "noi".
Lacrime su foto sbiadite
minano le fondamenta di rovinose mura,
bagnando ciò che resta di un mancato "poi"...
La mia mente si perde per le vie del più amaro disincanto,
e scusami se ancor adesso ripensandoci, "piango".
Sono il silenzio.
"Il silenzio di una donna sola".
Chiamami Ninfèa d'estate,
chiamami rimpianto...
Il mio nome è ancor tra le tue labbra,
come il sapore di quel bacio,
quell'ultimo bacio,
e il suo ricordo mi accompagna
m'incendia nei momenti di quiete...
Sempre TU.
Il mio più dolce amaro impetuoso "tormento".
Giulia Guarnaccia
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