Le non forme del designer 14/6/2019
di Roberto Dall’Acqua
Esistono alcune forme e non forme nell’arte, così come nel designer, che tanto ci appassionano e, tal altre che, invece, ci lasciano attoniti.
Clino Trini Castelli non solo è un architetto delle sembianze esteriori degli oggetti ma ricerca, all’interno di essi, costruendo un metaprogetto originale dando vita agli aspetti più nascosti della morfologia degli oggetti. In “NO-FORM - 10 racconti oltre il design”, a cura di Guido Musante edito da Corraini Edizioni, sono i racconti a essere protagonisti. O meglio, attraverso il suo vissuto Clino Trini Castelli illustra i suoi concetti di artista e le teorie del designer primario mettendo in evidenza, specialmente gli aspetti basati su colore, luce, materia e suono. Il libro, per chi non avvezzo alla cura delle linee degli oggetti, appare irto di termini incomprensibili. Poi, però, già dal secondo capitolo dedicato a Lovebench - piccola panca disegnata nel 2012 - il proposito di Clino Trini Castelli si rende trasparente e avvincente anche per i neofiti della materia. La narrazione diventa trasparente e introduce in un universo affascinante che spiega come l’autore del libro abbia inventato taluni manufatti e talune forme. La morfologia degli oggetti, quindi, va vista a 360 gradi e non solo basandosi sugli aspetti esteriori della loro struttura. Un guardare - oltre o dietro il cannocchiale, come ci suggerisce il curatore dello scritto Guido Musante - che compenetra la forma dando spazio non solo alla materia primaria ma, soprattutto, a quello che c’è oltre. Quando l’oltre si coniuga con l’espressione che scaturisce dall’insieme di suoni, luci, colori e la consistenza della materia. Tralascio, volutamente, il dettaglio dei racconti - così come la spiegazione di termini tecnici e l’invenzione del CMF design - perché il libro va letto. Dal primo all’ultimo racconto, un’espressione della vita di Clino Trini Castelli che affascina e coinvolge al punto di spingere a rileggere il libro. I teorici del designer - non solo creano e teorizzano - ma chiariscano meglio i loro contributi all’arte così come alla creazione degli oggetti che quotidianamente usiamo. “NO-FORM - 10 racconti oltre il design” non è solo un mémoire ma scopre l’anima degli attrezzi e aggeggi industriali che utilizziamo in ufficio. Dai computer alle automobili, Clino Trini Castelli ha inventato un’arte: non solo opere di puro valore estetico ma matrici di colori e fasci di luce che si sposano in un unico suono, inteso nell’accezione di linguaggio del no form. A fine lettura sorge il dubbio che
“NO-FORM - 10 racconti oltre il design” sia nato in piena collaborazione tra la natura artistica di Clino Trini Castelli e la nitidezza del linguaggio di Guido Musante. A noi però non interessa chi realmente abbia scritto il libro perché piace pensare che, dopo questo testo, ne sorgeranno altri che allarghino le menti su forme e non forme delle architravi dell’essere e, specialmente del compenetrare stilistico degli oggetti.
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