Gioire o soffrire per amore?8/12/2019
di Martina Boselli
Ph Credits di Ezgi Polat
Io le capisco perfettamente quelle persone che contro un amore sbagliato o non corrisposto imprecano, si arrabbiano, lo maledicono e urlano: "Mai più. Non amerò mai più."
Perché l'amore è anche questo.
L'amore può finire anche dopo aver dato tanto di sé stessi. Può farti perdere una parte di te, quella più bella, perché quando è amore vero non fa sconti a nessuno. Si prende tutto ciò che c'è da prendere e, a volte, ti lascia senza nulla da stringere tra le braccia.
Ti lascia sola, svuotata.
L'amore fa paura, perché quando finisce sa uccidere. Sa renderti freddo, schivo, impenetrabile ormai per non rischiare più di metterci il cuore decidi di difenderti, di allontanarti da quello che potrebbe farti stare bene perché hai imparato che dopo essere stata bene, si sta anche tanto male.
L'amore ci cambia. Ci trasforma dentro quasi fino a non riconoscerci più.
Fa piangere, urlare, disperare, incazzare.
E io li capisco davvero quelli che dicono che non vogliono più averci a che fare. Che è meglio starsene soli se si deve poi stare così.
Ma l'amore sa anche riempire, riscaldare il cuore, farti sentire protetto e sa farti rifiorire. Sa farti dimenticare le paure, le cose andate storte e ti fa sognare. Ancora. Di nuovo. Più forte.
E quindi io le capisco quelle persone che dopotutto ancora ci credono, ancora ci investono nei sentimenti, ancora vogliono amare, perché senza è una vita a metà, molto più di quanto ci si sente quando un amore finisce.
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