Sono nata a Cagliari nel 1990, da una famiglia di origini miste: mio nonno paterno era nato a Capodistria e il nostro cognome originale era Crivicich, poi italianizzato durante il regime fascista.
- Come nasce il tuo amore per il teatro?
Ho frequentato corsi di teatro dall'eta' di 10 anni, grazie a mia madre che mi indirizzò. In Sardegna ho frequentato corsi e laboratori di teatro fisico, dizione, tecniche di recitazione e ho fatto parte del giornale della scuola sia alle medie che alle superiori. Mi sono poi laureata a Ferrara in Comunicazione pubblica della Cultura e delle arti con 110 e lode. Anche a Ferrara facevo teatro, presso il Centro Teatrale Universitario.
- Poi tanto studio...
Sì, ho poi preso il diploma come attrice professionista alla scuola di teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone. Dopo mi sono perfezionata con un corso di formazione della durata di due mesi e mezzo Centro Teatrale di Santa Cristina di Luca Ronconi e lì ho conosciuto Valter Malosti e Massimo Popolizio, i registi con cui ho lavorato principalmente in questi anni. Con Malosti ho fatto il Berretto a Sonagli di Prandello (in scena fino al 31 dicembre al teatro Astra di Torino) e Venere in Pelliccia con Sabrina Impacciatore in qualità di assistente alla regia. Con Massimo Popolizio ho recitato diversi ruoli in Ragazzi di Vita, spettacolo vincitore del premio Ubu per miglior regia 2017.
- Teatro di alto livello quindi ma anche tutta una miriade di altri attivitá...
Ho fatto altri spettacoli minori, presentato diversi eventi e mi sono sperimentata anche in un anno di teatro di Varietà come comica e performer di Burlesque, disciplina che ho studiato a Bologna con Claudia Rota e a Milano con Milena Bisacco e che declino teatralmente.
- Con Valter Malosti arriva Pirandello...
Valter Malosti affronta per la prima volta Pirandello confrontandosi con uno dei suoi testi più popolari “Il berretto a sonagli”. La commedia, scritta originariamente in siciliano nel 1916, riprende i temi delle novelle La verità e Certi obblighi: in un gioco di tradimenti, complotti e confessioni, Pirandello riassume il senso dell’opera nel berretto “del buffone”, il copricapo della vergogna ostentato davanti a tutti.
- Cosa c’è nel futuro di Roberta Crivelli?
Ho diversi progetti in cantiere, sia personali assieme al mio compagno compositore e polistrumentista Filippo Zattini che in teatro e sullo schermo, grazie al lavoro dei miei agenti Claudio Valenti a Roma e Rita Axon a Milano.