Cosa ci viene in mente quando parliamo di autostima? La parola stessa lo dice: ci stimiamo da soli, ci vogliamo bene, ci rispettiamo e crediamo in noi stessi. Crediamo nelle nostre capacità e soprattutto nelle nostre possibilità.
Considerarci “adeguati” pare essere una delle ultime sfide in un mondo digitalmente patinato come quello di oggi: difficile nutrire l’autostima quando il nostro specchio non ci restituisce la stessa immagine di perfezione con la quale inevitabilmente la società ci chiede di confrontarci.
I media, soprattutto alcuni social, impongono canoni estetici che sono stati decisi arbitrariamente.
La verità è che invece di rincorrere un aspetto sempre più artefatto, dovremmo ripensare al modo in cui ci pensiamo, a come ci proiettiamo nella nostra mente. Se cominciassimo a “ritoccare” l’idea che abbiamo di noi, lavorando dall’interno, riusciremmo magicamente a far funzionare tutto. Gli altri ci vedono esattamente come noi ci vediamo: questo significa che l’ultimo costosissimo vestito griffato non ci renderà migliori di quello che siamo se dentro siamo abituati a ricoprirci di stracci. Al contrario, solo immaginandoci rivestiti internamente di diamanti, ci farà brillare anche fuori, come nessun trucco, nessun vestito e nessun oggetto al mondo potrà fare mai. A costo zero.
“Il compito principale nella vita di un uomo è di dare alla luce se stesso.”
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