Il Mundialito - Insolito torneo degli anni '8017/10/2020

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Il Mundialito - Insolito torneo degli anni '8017/10/2020

di Giovanni Curatola

Lo ricordate? Un girone all’italiana con 5 squadre, 10 partite in tutto, da disputarsi in 5 giornate (2 gare a giornata, finisce una gara e inizia l’altra) e ogni 2 giorni. Tutte a S.Siro. E’ la formula standard del “Mundialito per Club”, competizione calcistica non ufficiale ideata dall’entourage di Silvio Berlusconi nel 1980 per pubblicizzare nel mondo il marchio di “Canale 5”. L’emittente, neanche a dirlo, trasmetterà in Italia e all’estero in leggera differita (della diretta è ancora titolare la sola “Rai”) tutte e 10 le partite del torneo, da disputarsi a giugno di ogni 2 anni. L’idea prevede Inter e Milan come partecipanti fisse, in quanto padrone di casa e vincitrici in passato della Coppa Intercontinentale, e la presenza ad inviti di altre 3 squadre blasonate, sia europee che sudamericane, che abbiano vinto anch’esse almeno una volta la Coppa Intercontinentale. Benché torneo non ufficiale in quanto ad inviti e pertanto non riconosciuto dall’UEFA e dalla FIFA, ilMundialito avrà un successo mediatico superiore alle attese, soprattutto nelle prime edizioni del 1981 e del 1983. S.Siro sarà quasi sempre pieno (sono previsti mini-abbonamenti per assistere a tutte e 5 le giornate, con 2 gare ciascuna) ma a giovarne sarà soprattutto la copertura televisiva di “Canale 5”, che coprirà le spese delle squadre invitate destinando alla vincitrice un premio di 100.000 dollari più la coppa.

1981

Si inizia il 16 giugno, alle ore 19.00 con Milan-Feyenoord (Olanda) e alle 21.00 con Inter-Penarol (Uruguay). Finiscono entrambe in parità, mentre a riposare sono i brasiliani del Santos, che nella 2° giornata impattano col Penarol. L’Inter batte invece 2-1 il Feyenoord e prende il largo. Mantiene la vetta anche il 23 giugno, quando riposa mentre Feyenoord fa fuori il Penarol e il Santos s’impone sul Milan. Nella 4° giornata le milanesi liquidano il Santos (Inter, 4-1) e il Penarol (Milan, 1-0). All’Inter, per aggiudicarsi il trofeo, basta ora solo un punto nell’ultima giornata (28 giugno), ma, dopo il successo del Santos sul Feyenoord, i nerazzurri vanno oltre facendo proprio pure il derby col Milan (3-1). Sette punti e coppa al cielo. Oriali è proclamato miglior calciatore del torneo, e sempre interista è il goleador più prolifico: Altobelli, con 4 reti.    

1983

L’edizione del 1983, l’unica delle 3 approfonditamente seguita dal sottoscritto e quella in assoluto con più successo di pubblico e d’immagine, oltre alle due milanesi vede in griglia di partenza la Juventus (l’unica ancora all’asciutto di Coppa Intercontinentale ma invitata in sostituzione dell’Ajax, rinunciataria) e le sudamericane Flamengo (Brasile) e Penarol (Uruguay). Si parte il 24 giugno: la Juve riposa (ha giocato e vinto la finale di Coppa Italia il giorno prima) e le sudamericane battono le milanesi. La seconda giornata, 2 giorni dopo, vede il Penarol in testa a punteggio pieno. Il 28 giugno gli uruguaiani impattano con la Juve e mantengono il primo posto. L’Inter, ancora a secco, riposa. Perderà pure la partita serale della 4° giornata (30 giugno) con la Juve, che si avvicina alla vetta, mentre in quella tardo-pomeridiana il Flamengo batte il Penarol affiancandolo in testa a 5 punti ed estromettendolo di fatto dalla vittoria finale, dovendo la formazione uruguaiana riposare nell’ultima giornata. Sono Flamengo (5 punti) e Juventus (4) a contendersi il trofeo nella prima partita del 2 luglio. I bianconeri di Trapattoni devono necessariamente vincere (il pareggio premierebbe infatti i brasiliani) e lo fanno con un 2-1 sofferto e spettacolare. E’ di Boniek, nella ripresa, il gol decisivo, mentre il collega Platini risulterà il miglior giocatore del torneo. Infine, con una doppietta nel derby che chiude il torneo, Aldo Serena regala al Milan il successo e a se stesso il titolo di capocannoniere. Chiude così disastrosamente l’Inter: per lei 4 sconfitte in 4 incontri.  

1985

Non disputato a causa dei sanguinosi fatti di Bruxelles di fine maggio (finale Coppa Campioni Juventus-Liverpool), il Mundialito 1985 è sostituito da un più ridimensionato quadrangolare disputatosi il 13 e il 15 agosto 1985 a Cesena, che conta quest’unica edizione e che prende il nome di “Supercoppa Misura”. Dopo ben 13 rinunce, gli organizzatori trovano nel Santos (Brasile), nell’Indipendiente (Argentina) e nel solito Penarol (Uruguay) gli sparring-partner dell’Inter. Entrambe le semifinali finiscono ai rigori: nella prima la spunta l’Indipendiente sul Santos, nella seconda il Penarol sui nerazzurri. Il giorno di ferragosto, l’Inter vince 3-2 la finale per il 3° posto, e la finale iniziata un quarto d’ora dopo premia il Penarol (3-1 sull’Indipendiente). Fine della competizione, che negli anni seguenti non avrà più seguito restando così un unicum dell’estate 1985.

1987

Nel 1987 il Mundialito torna nella sua casa (S.Siro), sotto la copertura di Canale 5 e con la solita formula del girone a 5. Il successo però è inferiore alle precedenti edizioni, anche per il concomitante aumento degli impegni ufficiali europei delle squadre di club, tanto che negli anni a seguire la competizione non sarà più disputata. Rinunciano all’invito ben 19 squadre di lusso: così a completare la griglia di partenza, oltre Inter e Milan, saranno il Barcellona (Spagna), il Porto (Portogallo) e il Paris St.Germain (Francia). Per la prima volta non è dunque presente nessuna rappresentante sudamericana. Si parte 21 giugno col Milan che stende il Porto (2-0) e col pareggio a reti inviolate fra Inter e Paris St.Germain. I nerazzurri si rifanno 2 giorni dopo piegando 3-1 il Barcellona, mentre il Milan batte i parigini restando in testa a punteggio pieno. I successi di Porto e Barcellona alla 3° giornata lasciano il Milan in testa nonostante il riposo, così come i pareggi della 4° giornata fra Porto e Barcellona e fra le due milanesi. Il 29 giugno, dopo l’ininfluente successo del Porto sul Paris St.Germain, il Milan si aggiudica il trofeo piegando 1-0 il Barcellona con un rigore di Virdis, nonostante le sarebbe bastato a quel punto anche un pareggio. Borghi (Milan) risulta miglior giocatore del torneo, mentre il titolo di capocannoniere è spalmato fra Virdis (Milan), Hughes (Barcellona) e Lineker (inglese in forza al Barcellona), tutti con 2 reti all’attivo.

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