Mattarella - “Il terremoto dell’Irpinia una ferita profonda”23/11/2020
di Roberto Dall’Acqua
Il ricordo - sulle pagine del quotidiano Il Mattino di oggi per il quarantesimo anniversario del terremoto dell’Irpinia - del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è toccante: “Nella ricorrenza del più catastrofico evento della storia repubblicana desidero anzitutto ricordare le vittime, e con essere il dolore inestinguibile dei familiari, ai quali esprimo i miei sentimenti di vicinanza”. Il capo dello Stato accenna a una “ferita profonda” per il Paese, che reagì con “immensa volontà e forza”. “Anche il senso di comunità che consentì allora di reagire - continua Mattarella -, di affrontare la drammatica emergenza, e quindi di riedificare borghi, paesi, centri abitati, e con essi le reti di comunicazione, le attività produttive, i servizi, le scuole, appartiene alla nostra memoria civile”. Il Paese - è il pensiero del capo dello Stato, “seppe unirsi e l’impegno comune divenne la leva più forte per superare gli ostacoli”. La Protezione civile nacque in Italia proprio dal tragico evento. Oggi, in tempi di pandemia, bisogna imparare la lezione di quella tragedia, è l’invito del presidente della Repubblica. “Lo sviluppo sostenibile, sfida accentuata dalla crisi sanitaria, 40 anni dopo il sisma, richiama la necessità di un analogo impegno comune che sappia utilizzare in maniera adeguata risorse finanziarie e progettuali destinate alla ripartenza dopo la pandemia”. Mattarella conclude dicendo che "Il terremoto in Irpinia sia di lezione, si riparte uniti". E ricordandolo come "il più catastrofico evento della storia repubblicana, una ferita profonda".
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