Tresoldi e Mancuso - Il linguaggio della natura applicato all'arte29/11/2020
di Gaia Dallera Ferrario
Si intitola Cerimonia la prima installazione site-specific realizzata da TRAC – Tresoldi Academy, la scuola nata dalla collaborazione fra STUDIO STUDIO STUDIO, progetto interdisciplinare fondato da Edoardo Tresoldi per creare e supportare progetti artistici contemporanei, L’installazione, realizzata nell’area dell’ex Mercatone Uno a Bologna, è promossa e sostenuta da Urban Up | Unipol, con la collaborazione scientifica di G124 – il gruppo voluto da Renzo Piano per una ricerca costante e continua sul tema delle periferie – e la consulenza straordinaria di Stefano Mancuso, che, attraverso la propria ricerca, esplora il mondo vegetale per immaginare il futuro dell'umanità, perché le piante sono organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, e sono anche molto più resistenti degli animali. Hanno straordinarie capacità di adattamento, possono vivere in ambienti estremi, si mimetizzano per sfuggire ai predatori, si muovono senza consumare energia, producono molecole chimiche con cui manipolare il comportamento degli animali (e degli umani).
L’opera, una struttura alta più di cinque metri realizzata in rete metallica, materiali e terra reperiti nel sito, è il frutto del lavoro congiunto di Tresoldi e di 15 giovani studenti dell’Academy, selezionati a luglio 2020 fra oltre 500 candidature ricevute da tutto il mondo. L’installazione si inserisce in un’area caratterizzata da segni di decomposizione in cui cumuli di macerie e vegetazione spontanea si pongono come elementi linguistici del caos estetico che vive il luogo. “Cerimonia dà vita a una presenza capace di esprimersi attraverso la sua ciclicità, inserendosi nel processo che già vive lo spazio. L’intervento, accompagnando lo stato di abbandono dell’area per circa un anno, innescherà quindi una crasi tra questo processo e quello celebrativo dell’architettura”, ha spiegato Tresoldi.
Inoltre, Cerimonia è pensata per dialogare con i fenomeni biologici dell’area. La terra presente sul sito è stata raccolta e innestata nell’opera; nel corso del tempo la vegetazione ricoprirà l’installazione ridefinendo le forme dell’architettura. Il processo di trasformazione dei fenomeni naturali è al centro dell’opera come cerimonia di un dialogo tra architettura, natura e passare del tempo.
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