Catia Simone - Sensibilità d’artista20/7/2021

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Catia Simone - Sensibilità d’artista20/7/2021

di Roberto Dall'Acqua
 
Una donna sensibile e ricca di vitalità. Ecco il resoconto del nostro incontro con la poliedrica artista Catia Simone.
 
 
- Come nasce la tua passione per la scrittura?
Il mio amore per la scrittura nasce da dentro. Fin da bambina ho coltivato questa passione, parallelamente a quella per la lettura, continuando a evolvermi, attingendo da fonti, blog, amici con una profonda conoscenza della letteratura.
Passione che si è concretizzata dopo molti anni, e dopo la realizzazione famigliare e professionale. Poiché scrivere necessita di tempi, spazi e pazienza, a quarant'anni mi sono messa in gioco. Una fase della vita, per quanto concerne gran parte della nostra generazione, in cui le soddisfazioni personali raggiunte tramite il lavoro e la famiglia, culminano con il supporto di una luce che ciascuno ha dentro di noi, e che tanti reprimono o non riescono a esprimere.
Io l'ho accesa indipendentemente dagli sguardi di piacere o disapprovazione.Creare gratifica.
E questo basta e avanza in un mondo che soffoca i nostri ideali e i nostri desideri, e ci veicola oggi in spazi intellettuali sempre più angusti.
 
- Dove ambienti i tuoi libri? Dove ti piacerebbe vivere?
Non è il luogo, ma le persone. Non sono le persone, ma il luogo. Tutto aiuta nella scrittura, ovvio.
Vorrei vivere a Roma o Milano. O Napoli, o Bari, la mia città natale. Il mare, l'arte,  e una certa educazione alla cultura offrono molteplici possibilità di contatti e relazioni. Vivo in un posto meraviglioso dove la sensibilità culturale è viziata da meccanismi chiusi, da un certo provincialismo, nonostante siano luoghi di ristoro e turismo soprattutto estero. Fortunatamente le autostrade sono a due passi e internet offre la possibilità di incrociare altri sguardi, menti e visioni.
La mia, purtroppo, è spesso in contrasto qui dove vivo. Preferisco issare bandiera bianca e sporcare fogli e pagine che sventoleranno in altre patrie. 
Se esistere equivale a non esistere, allora mi dissolvo. Dalle ceneri le Fenici, si sa...
I miei libri? Dovete leggerli. Io non ve ne posso parlare. Svelerei troppi segreti.
Le poesie non si spiegano, e i romanzi non si raccontanto.Dove li trovate? Su Amazon, Libraccio, La Feltrinelli. Un viaggio d'amore, passioni, odi, rancori, vita, tempo che si snodano in ben nove libri di poesie e un romanzo: Nove mesi.
Un verso su tutti dalla mia ultima raccolta Prima che vengano a prendermi, molto poco politicamente corretto. Il riassunto di 14 anni di scrittura.
La mia poesia non va in televisione
la mia poesia non è un vaso vuoto
su un balcone
la mia poesia non è un tributo a un presidente
la mia poesia è bianca nera rossa verde
gialla trasparente
la mia poesia non è una foto
la mia poesia non ha uno scopo
la mia poesia non è moneta
non è un cappello, non vuolo un obolo
non va in mondovisione
non è una stola di pelliccia finta
la pelle di un visone artificiale
il coprispalle di chi sale
perchè qualcuno spinge con le mani
l'idea di un mondo giusto che non è.
 
- Cosa significano emozioni e ricordi per te?
Sicuramente a Copenaghen, grazie al poeta Pablo Paolo Peretti star italiana della poesia in Danimarca, dove ho presentato i miei racconti e le mie poesie in ben due occasioni, in teatro e in biblioteca, davanti a un pubblico danese che impazzisce per la nostra lingua e la nostra letteratura. Essere stata rappresentante della cultura italiana in Moldavia durante una manifestazione organizzata dalla Dante Alighieri con un'associazione culturale di cui facevo parte a Rovereto. I moldavi mi hanno circondato di affetto e calore con grande rispetto.
E poi la generosità di Andrea Pinketts, che ha letto un mio racconto a Milano, al Trottoir, locale storico di cui lo scrittore era l'anima. Umile e grande.
Aver conosciuto nel forum del Corriere della Sera Leggere e scrivere amici decennali con cui il rapporto umano, lavorativo e culturale mi ha formata rendendomi la donna che sono oggi. Un tassello in più che ha forgiato la mia tempra, la mia ambizione e le mie conoscenze.
E le mie presentazioni, tutte. Anche quelle di fronte a due persone. L'artista è questo: una scommessa.
 
- Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva  l’essenziale. Che ne pensi?>>. Cioran, d’altro canto, afferma: <<Quando un cane abbaia a un ombra mille cani ne fanno una realtà>>. Che ne pensi? Esiste nel tuo ambiente questo modo di vedere?
Il tempo asciuga la pelle, oltre il superluo, ma con delle buone creme qualcosa si può fare. Scherzi a parte, è vero. Solo che io del superfluo tipo borse, scarpe, trucchi e vestiti non riesco ancora a farne a meno!
Cioran credo intenda che quell'ombra siamo noi e la nostra moltitudine, come diceva anche Walt Whitman. Possiamo sembrare soli, abbaiare alla luna, declamare un verso al vento, qualcuno ci ascolterà sempre. Anche noi abbiamo delle orecchie.
 
- Come vedi il tuo futuro?
Io vedo il presente. Ora vedo la mia intervista con voi. E questo basta. Domani mille progetti, libri, storie da raccontare. Ma in questo momento sudo, ho caldo e l'unico obiettivo è bere una bibita fresca. e poi, chissà, una poesia?
 
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