Il calcio in Russia durante e dopo l'URSS7/2/2022
Il calcio in Russia durante e dopo l'URSS7/2/2022
Dopo aver analizzato in precedenti articoli il calcio probabilmente più alterato e condizionato dalla politica (quello tedesco-orientale ai tempi della Germania Est), il più antico (quello pionieristico inglese dell’800) e quello più gioioso e colorato (quello brasiliano), è ora la volta del calcio russo. Con particolare riguardo alle squadre moscovite più seguite e blasonate.
Tardivo più che in altri paesi europei, il calcio in Russia si diffonde come sport popolare intorno al 1910, quando il paese è ancora un Impero con a capo quello che resterà l’ultimo Zar, Nicola II. Due anni dopo, 6 gennaio 1912, nasce a San Pietroburgo la Federazione Calcio di tutte le Russie. Subito dopo tale Federazione entra nella FIFA, e la nazionale russa partecipa così, con poca fortuna, alle Olimpiadi di quell'anno. Sempre del 1912 è il primo campionato unico dell’intero e sterminato impero russo, che viene vinto dalla squadra di San Pietroburgo (non l’attuale Zenit, allora non ancora nato). L'anno successivo è la squadra di Odessa a vincere il campionato, poi il 1914 vede lo scoppio della I° guerra mondiale e la sospensione di tutte le attività sportive. Quando queste riprenderanno, nel dopoguerra, l’impero russo è solo un ricordo, lo Zar e la sua famiglia sono stati barbaramente massacrati ad Ekaterinburg e al potere in Russia son già saliti i Soviet. Curiosamente, la città dove ha origine la rivoluzione bolscevica è la stessa dove poco prima è nato, di fatto, il gioco del pallone in questo paese: non la capitale Mosca, ma la seconda per popolazione: S.Pietroburgo (Leningrado durante l’URSS). La dittatura comunista accompagna la nascita di nuovi club e l’evoluzione calcistica del paese in genere, alterandola qua e là laddove esigenze politiche lo richiedano, per circa 70 anni, fino alla dissoluzione dell’URSS nel 1991. L’ultimo trentennio, infine, vede riproporsi con assai meno modifiche rispetto ad paesi ex comunisti più o meno gli stessi rapporti di forza e gli stessi equilibri preesistenti al crollo del Muro di Berlino, eccezion fatta per squadre ridimensionate (come Dynamo Mosca e Torpedo Mosca) ed altre in ascesa (Zenit S.Pietroburgo e Rubin Kazan su tutte).
Le 5 squadre di calcio di Mosca, in rigoroso ordine di popolarità e competizioni vinte, sono oggi lo Spartak, il CSKA, la Dynamo, la Lokomotiv e il Torpedo. Ai tempi dell’URSS (dunque, fino al 1991) era la Dynamo, e non il CSKA com’è oggi, la 2° squadra più titolata e con più seguito di pubblico della città, così come la 4° non era la Lokomotiv bensì il Torpedo. La più vincente e popolare, con o senza dittatura sovietica al potere, è comunque sempre stata quella dello Spartak. Analizziamo adesso, singolarmente, queste 5 realtà:
Spartak Mosca
Origini e colori: fondata nel 1922 da sindacato operaio che si rifaceva a Spartaco, lo schiavo romano che guidò il sollevamento degli umili contro i potenti. La società biancorossa diventa infatti fin da subito la più popolare della città, la “squadra del popolo”. Alla costruzione del suo primo stadio partecipano, sia finanziariamente che lavorandoci fisicamente, i suoi stessi tifosi. Gode ancor oggi di un vasto seguito (18.000 spettatori di media a partita, con punte di oltre 30.000 negli anni passati).
Durante l’URSS: a differenza delle altre squadre moscovite, è l’unica a non essere legata ad alcuna struttura politica o militare del partito comunista. Anche se il regime vieta la costituzione di gruppi ultras, vanta una tifoseria turbolenta che ha una forte rivalità coi concittadini del CSKA e con gli ucraini della Dinamo Kiev. Vince 12 scudetti e 10 Coppa dell’URSS.
Oggi: la dissoluzione dell’URSS non provoca grossi squilibri alla squadra, che continua a mantenersi la più titolata del paese con altri 10 scudetti e altre 3 Coppe di Russia vinte. Ovviamente, dal 1992 tali competizioni riguardano solamente squadre dello Stato russo e non più anche quelli degli altri stati dell’ex URSS.
Coppe Europee: lo Spartak non ne fa mai vinta nessuna ma è approdato in semifinale di tutte e 3 le competizioni: Coppa dei campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA.
CSKA Mosca
Origini e colori: si tratta della squadra più antica di Mosca, nata nel 1911 col nome di “OLLS” ad opera di amatori dello sci. I colori sono il blu e il rosso. Si vocifera fosse la squadra preferita dallo Zar.
Durante l’URSS: più volte ristrutturata con l’avvento del regime comunista, diventa la squadra dell’esercito (l’Armata Rossa) e nel 1928 cambia appunto nome in CDKA (Società Sportiva della Casa dell'Armata Rossa) e nel 1960 CSKA (Società Sportiva centrale del Ministero della Difesa). Al suo logo rossoblu si aggiunge una stella rossa e vince 7 scudetti e 5 coppe dell’URSS, piazzandosi al 3° posto fra le squadre più vittoriose dell’URSS dietro Spartak e Dynamo Mosca.
Dopo URSS: i 6 scudetti e 7 Coppe di Russia vinti dal 1992 ad oggi, sommati ai titoli del settantennio comunista, ne fanno la seconda squadra più titolata del paese. Oggi ha una media di 11.000 spettatori a patita, con punte che sfiorano i 20.000. Resta forte la rivalità con lo Spartak.
Coppe Europee: i rossoblu vantano una Coppa delle Coppe conquistata nel periodo comunista e una Coppa UEFA, conquistata più recentemente. Resta attualmente l’unica squadra moscovita ad avere vinto in Europa.
Dynamo Mosca
Origini e colori: nasce nel 1922, col regime comunista già al potere, ed ha già nel nome e nell’appartenenza un saldo legame con la politica. Col nome “Dynamo” sono infatti chiamate anche in altre città le squadre legate alla polizia, dunque al Ministero dell’interno (Dynamo Berlin, Dynamo Kiev, Dynamo Minsk, ecc.). Nel caso della Dynamo Mosca, le strutture di polizia politica segreta come Ceka e KGB che di fatto sono proprietarie della società, fanno di quest’ultima la più impopolare della città, non ultimo per i favori arbitrali di cui gode. La rivalità con lo Spartak e il Torpedo sono ancor oggi tra le più accese di Russia.
Durante l’URSS: non a caso, gli 11 scudetti vinti dai biancoazzurri della Dynamo risalgono tutti al periodo dell’URSS, in cui fanno proprie anche 6 Coppe nazionali. Per tutti gli anni ’50 e ’60 vi giocò Lev Jascin, il “ragno nero”, considerato da molti il più grande portiere della storia del calcio.
Dopo URSS: dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la Dinamo ha subito un forte ridimensionamento e, pur mantenendo quasi sempre la massima serie nel campionato russo, ha conquistato solo una Coppa di Russia, scivolando al 3° posto fra le squadre più titolate del paese. Oggi vanta una media di 7/8.000 spettatori a partita, con punte di 11/12.000. Durante l’URSS i numeri erano più alti, ma non di molto.
Coppe Europee: nessun successo internazionale. Ha sfiorato solo la Coppa delle Coppe, perdendo la finale del 1972.
Lokomotiv Mosca
Origini e colori: controllata sin dalla sua nascita (1922) dal Ministero per i Trasporti dell'Unione Sovietica attraverso le Ferrovie Russe, la Lokomotiv è la terza squadra più politicizzata del paese dopo Dynamo e CSKA. Vi giocano in origine solo ferrovieri, e il logo (i colori sono il verde e il rosso) riproduce una locomotiva. Nel 1936 assume la denominazione attuale.
Durante l’URSS: il bilancio dei successi sotto il regime è scarno: appena 2 Coppe dell’URSS e nessuno scudetto. Non può competere con le altre 3 squadre moscovite neppure nei numeri (9.000 spettatori di media, con punte mai oltre i 16/17.000).
Dopo URSS: resta dopo la fine dell’URSS più debole delle 3 concittadine più blasonate e sopra descritte, ma la società si rivitalizza presto e fa suoi 3 campionati e ben 9 Coppe di Russia.
Coppe Europee: nessun successo internazionale.
Torpedo Mosca
Origini e colori: nel 1924 nasce a Mosca, per opera di un sindacato legato a una nota azienda automobilistica (“ZIL”), una società di calcio chiamata ”fucina proletaria”. I colori sono il bianco e il nero.
Durante l’URSS: il nome “Torpedo” è del 1936, mentre del dopoguerra sono i 3 scudetti e le 6 Coppe dell’URSS conquistate.
Dopo URSS: dopo il 1991 la società perde forza, blasone e popolarità. Fa sua solo una Coppa di Russia e le presenze medie a partita calano a 5.000, con punte di 8.000 e comunque mai superiori ai 10.000). Milita da diversi anni nella Serie B russa. Acceso, così come ai tempi dell’URSS, resta l’antagonismo con la Dynamo.
Coppe Europee: nessun successo nelle 3 coppe europee, dove il Torpedo si è spinto al massimo ai quarti di finale di Coppa delle Coppe (1967 e 1987) e Coppa UEFA (1991)
Torpedo ZIL (poi FC Mosca)
Nel 2003 la “ZIL”, avendo momentaneamente perso la proprietà del Torpedo, fonda la Torpedo Zil, poi ribattezzata FC Mosca. Ha giocato 9 anni nella massima serie russa, senza ovviamente grandi piazzamenti e supportata da 4/5.000 supporters a gara. Dal 2011 ha cessato di esistere.
Infine, a corollario di questa rassegna sulle squadre moscovite facciamo una sintetica panoramica sulle squadre più blasonate dei 4 singoli campionati statali più importanti dell’ex URSS, un tempo tutti facenti parte di quell’unico campionato:
Russia: lo Zenit San Pietroburgo è oggi la squadra russa non moscovita più titolata (8 scudetti e 5 coppe nazionali, di cui una ciascuna ai tempi dell’URSS), nonché attualmente la più seguita dal pubblico in senso assoluto (22.000 spettatori, con punte di 45.000 e oltre). Oltre confine ha ottenuto pure una Coppa UEFA e una Supercoppa Europea. È la squadra per cui tifa l'attuale premier russo Vladmir Putin. Seguono il Rubin Kazan (2 campionati e 2 coppe russe in bacheca, 12.000 tifosi a partita) e lo Spartak Vladikavkaz, oggi in Serie B ma fino al 2004 stabilmente in A con 17.000 spettatori di media).
Ucraina: oggi come ai tempi del comunismo il calcio ucraino vede il dominio quasi incontrastato della Dynamo Kiev (13 scudetti URSS, 16 ucraini, 9 Coppe URSS e 13 ucraine). In ambito europeo ha fatto sue 2 Coppe delle Coppe e una Supercoppa. Shaktar (13 campionati e altrettante coppe ucraine), Dnepr (legato a scudetti sovietici) e Zorja le altre 3 squadre ucraine più note.
Bielorussia: la Dynamo Minsk la fa da padrone con 6 campionati bielorussi più 1 e una Coppa dell’ex URSS vinti).
Georgia: i blu della Dynamo Tbilisi vivono i loro fasti durante l’URSS (2 scudetti, altrettante Coppe e una Coppa delle Coppe vinte). Sono invece rispettivamente 18 e 13 i campionati e le coppe georgiane vinte dal 1992 ad oggi.
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