DIVINI LIBRI-CHIACCHIERATA CON RAFFAELE MESSINA

02 febbraio 2020

di Marco Naponiello

DIVINI LIBRI-CHIACCHIERATA CON L'AUTORE”: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CON LA CODA DELL'OCCHIO” DI RAFFAELE MESSINA
Quarto appuntamento della seconda edizione inerente la rassegna letteraria, ideata e voluta da Raffaelle Agresti. Presenti nella sala concerti S. Lorenzo di Eboli oltre all’autore, per la parte istituzionale: il Sindaco Massimo Cariello e l’Assessore alla Cultura Angela Lamonica. Ha dialogato con l’autore Vincenzo Pietropinto. Moderatrice dell’incontro, la letterata Filomena Domini.


“Con la coda dell’occhio” (edizione Homo Scrivens) è una raccolta di storie di adolescenze rubate, ruvide ma anche delicate, veloci, graffianti, ma che toccano le corde dell’animo umano con uno sguardo impietoso sulla società imperante, che vuol far di tutto un vile mercimonio. Si intravede nel tomo, amabilmente scritto dall’autore, Raffaele Messina, ex docente universitario, scrittore molto apprezzato in precedenza per ambientazioni di racconti storici, un riflesso del nostro vivere quotidiano. Quivi infatti si trovano descritte undici novelle, cui i riverberi di una triste cronaca si vivificano in queste esperienze di vita verosimili, e viepiù universali paradigmi di adolescenza tradita complice una società che fa il paio con la sua ipocrita e correa distrazione, allo sfascio generazionale.
Ci sono nei paradigmi esistenziali esposti: la bella e procace Fernanda la quale sogna il successo e finisce per fare la cubista sul tristemente conosciuto litorale casertano, sfumando cosi la sua innocenza; la procace Melania che ha imparato a non scontentare mai i maschi di qualsiasi età fossero, e cosi via coetanee nell’età e nel destino, Vittoria, vittima dell’edonismo della madre parimenti a Jamil, dei compagni di classe; e cosa dire di Gennarino detto “u,muschillo “sfruttato dalla camorra napoletana e molto altro ancora.
(Fonte documentativa: Amazon libri)
Pertanto il lettore attento e perspicace, troverà tratteggiate nello scorrere delle pagine storie di adolescenza rubate, violate da adulti cinici ed amorali, sullo sfondo di una Napoli e del suo popoloso Hinterland, che fanno da proscenio, paradiso ed inferno, eterna sintesi della dicotomia tra bene e male, un microcosmo che tutto fonde e confonde.
Si inizia all’orario prestabilito, ossia le 18.30, nella suadente cornice della sala concerti S. Lorenzo, cuore antico cittadino, una serata invero inframmezzata dalle letture dei passi del libro operate dai rappresentanti di due associazioni cittadine:”I Cantori di S. Lorenzo” ed “EducarTeatrando”, accompagnati dalle note del notturno di Chopin suonati dalla piccola Claudia, nipotina del co-animatore di questa II edizione della rassegna letteraria DiVini Libri, Vincenzo Pietropinto, che ha come di consueto con nonchalance dialogato insieme all’autore per tutta la serata, facendo ad esso da costante sprone.
In sala si stagliavano assisi insieme, l’anima della manifestazione che mette insieme la letteratura ed il nettare di Bacco, ovverosia i migliori vini della provincia di Salerno (da cui l’icastico nome appunto DiVini Libri), Raffaele Agresti e il Cav. Giuseppe Barra (Edizioni Il Saggio), perno di riferimento assoluto della cultura ebolitana e di tutto il comprensorio del Sele, cosa per altro rimarcata più volte sia dalla leggiadra presentatrice, la poetessa e scrittrice di fama, Filomena Domini, che dagli amministratori pubblici presenti: il Sindaco Massimo Cariello, e l’assessore alla Cultura, Angela Lamonica, pilastri di un’Amministrazione comunale che degli eventi culturali ne han fatto la stella polare della propria azione amministrava; un dato questo oggettivo evidenziato dagli organizzatori, come quotidianamente dai media locali.
Fil rouge della serata ebolitana pertanto, l’adolescenza rubata e l’assenza della società in questi ultimi lustri; undici storie dunque, di ragazzi dovuti crescere troppo presto, a cui l’autore, Raffaele Messina, nel suo immaginifico viaggio letterario “Con la coda dell’occhio”, ha dato voce puntando il dito su alcuni modus operandi che oramai sembrano sedimentati, ricevendo i complimenti dal parterre dei presenti per la perspicacia e l’empatia trasmesse, parimenti alle riflessioni proposte coram populo.
Ad ogni buon conto, per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, il quale ha una larga valenza sociologica, non resta che acquistare l’opera in oggetto, il lettore ne rimarrà di certo non pentito di averlo fatto.

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