GABRIELE TERENZI - “MISTERO A PALAZZO DUCALE”

23 luglio 2021

di Vittorio Esperia

Abbiamo intervistato Gabriele Terenzi, autore dell'avvincente giallo "Mistero a Palazzo Ducale", ambientato a Urbino.

- Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di scrittore?

Da sempre coltivo l’idea di scrivere romanzi. Dovevo soltanto trovare il coraggio di farlo e una storia da raccontare che potesse appassionare i lettori. Il furto dei quadri di Raffaello e Piero della Francesca avvenuto a Urbino nel 1975 ha ispirato il mio primo libro, un romanzo poliziesco.  

- Ha delle abitudini particolari durante la scrittura?                                                                                                                  

Non proprio. Direi piuttosto che per mettermi a scrivere ho bisogno di alcune condizioni, quali per esempio la mente libera e la possibilità di non venire disturbato. Scrivo quasi sempre al mattino, appena sveglio.

Che messaggio ha voluto lanciare con il suo libro?

Ho voluto riportare all’attenzione e alla memoria dei lettori  una vicenda che ha rischiato di privare l’umanità di tre capolavori assoluti del passato rinascimentale. Una storia che fece molto scalpore all’epoca ma che ormai è quasi dimenticata e che sottolinea, casomai ce ne fosse bisogno, il filo sottile che lega ciò che siamo a ciò che eravamo.

- Quando scrive un nuovo libro ha già tutta la storia in mente o la elabora strada facendo?

Una volta definiti i passaggi principali mi piace lasciarmi andare a “improvvisazioni” e “illuminazioni” che mi vengono suggerite dalla storia stessa, mano a mano che aumenta il mio coinvolgimento in quello che sto raccontando.

- Come ha scoperto la sua passione per la scrittura? Come l’ha coltivata?

Ho deciso di rendere reale una cosa che desideravo da tantotempo. Ho iniziato a scrivere la storia che avevo in mente, ho preso contatto e chiesto consigli ad altri scrittori, mi sono interessato a come funziona il mondo dell’editoria. Con mia grande soddisfazione il mio romanzo è stato accettato subito e mi è stata proposta la pubblicazione.

- Dove trova l’ispirazione per i suoi libri?     

Nel quotidiano. Nella mia città, nelle persone che conosco e nei fatti che ho vissuto o che mi sono stati raccontati. Ho scelto di ispirarmi ad argomenti inerenti al luogo in cui vivo, non saprei scrivere un romanzo che si svolge a New York o a Milano. Credo sia importante raccontare ciò che si conosce e che può essere vissuto oppure osservato in prima persona.

Come è cambiata la sua vita scrivendo?

E’ cambiato il modo in cui osservo l’ambiente che mi circonda, i film che guardo e i libri che leggo.                                     Ora  faccio caso a tante piccole cose, la mia mente è sempre attenta a cogliere vicende o particolari che potrebbero essere narrati nei miei libri.

- Ci parli del suo romanzo.

Mistero a Palazzo Ducale  trae spunto da una vicenda realmente accaduta e racconta l’indagine di Costantino Bez, agente dei Servizi Segreti, che dovrà occuparsi del caso avvalendosi della sua capacità di deduzione. Una storia immaginata da me e riportata al giorno d’oggi. Ho dato spazio alla descrizione di Urbino e di alcuni eventi che si svolgono in città. Ho raccontato Raffaello e Piero della Francesca, ho descritto i dipinti oggetto del furto. Ho pensato che il connubio tra arte, mistero e intrigo internazionale, potesse essere gradito ai lettori. Ho descritto la personalità del protagonista, le caratteristiche e la realtà in cui vive e si muove.

- Quali sono i suoi sogni nel cassetto?

Vorrei continuare a raccontare storie in grado di appassionare i lettori, tenerli incollati alla pagine del libro chiedendosi come andrà a finire. MI piacerebbe aver dato vita a un personaggio che verrà ricordato e associato a Urbino e al suo territorio oltreche alla sua importanza storica e artistica.

- Progetti futuri?

Il mio progetto è stata la creazione di un personaggio, una specie di Commissario Montalbano o Commissario Maigret che opera nell’ombra. Nascosto dalla qualifica di agente segreto. Costantino Bez dovrà risolvere ancora tanti misteri, ho intenzione di far vivere e muovere ancora a lungo il personaggio a cui ho dato vita. Naturalmente nel suo e nel mio ambiente, vale a dire Urbino e dintorni.

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