GIORGIA DEIDDA - POETESSA ALLO SPECCHIO

16 giugno 2024

di Roberto Dall'Acqua
 
 
Giorgia Deidda è una donna colta, sensibile. L'amore per la letteratura la porta a essere una lettrice precoce e da qui nasce la sua voglia di scrivere.
Di essere lei stessa autrice di liriche oniriche e trascendenti, in cui, talvolta, la Giorgia scrittrice diventa protagonista.
 
 
-Come nasce Giorgia Deidda scrittrice? 
Giorgia Deidda scrittrice nasce con le prime letture a tredici anni di Montale. Sono rimasta affascinata dalla letteratura russa e mi sono cimentata in racconti brevi inizialmente, per poi approdare a scrittrici biografico-confessionali quali Sylvia Plath, Anne Sexton e Amelia Rosselli. Ho scritto la mia prima poesia seguendo una metrica ben precisa, poi ho proseguito utilizzando sostanzialmente versi liberi. La prima raccolta poetica è stata pubblicata nel 2020 dalla Placebook Publishing.
 
-Il tuo ricordo, professionale, più emozionante?
Il mio ricordo più emozionante è stato quello di partecipare a Pulsano al Torneo dei Poeti, con Moccia in giuria. È una persona veramente sensibile alla poesia. Sono arrivata seconda, ma le emozioni che ho provato leggendo le mie poesie non sono state equiparabili ad altri eventi, complice l'atmosfera, la preparazione dei concorrenti e degli altri giurati.
 
-<< Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per il mondo…>>. Scrivendo - quanti libri hai scritto? - sei persuasa di lasciare tracce del tuo passaggio terreno?
Ho scritto 7 libri al momento — di cui 5 sillogi poetiche, una in uscita per Ensemble.
Mi piacerebbe lasciare una traccia di ciò che ho dentro, di ciò che ho prodotto, sicuramente. A volte ritengo di non aver fatto abbastanza per poterlo meritare ma chi lo sa.
 
 
-Giorgia parlami del tuo ultimo libro.
Il mio ultimo libro in uscita si chiama "Lo specchio alle spalle", edito da Ensemble. Soffrendo di dismorfofobia, ovvero la percezione deforme del proprio corpo, ed essendo in parte guarita in un processo di cicatrizzazione lento, ho deciso di scegliere questo titolo come una sorta di rivincita, appunto, uno "specchio" dietro, "alle spalle".
 
-Cosa c’è dietro l’angolo (altri libri, firma copie, presentazioni, matrimonio, figli.
Per adesso ho in mente un romanzo da mandare a una casa editrice in particolare. Parlerà di mondi distopici, una sorta di 1984 Orwelliano. Ho pronta già una silloge poetica, ma sarà diversa da tutte le altre. Farò presentazioni a Firenze, Roma e Napoli, oltre a vari luoghi in Puglia, ovviamente.
 
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