GOODBYE JUDE: ROMANZO ROMANTICO DI RAFFAELLA MACCHI

15 febbraio 2020

di Raffaella Iannece Bonora

Sinossi:

Eleonora è un giovane avvocato di Milano che recita con scarsa convinzione la parte della donna in carriera in uno studio legale prestigioso, nevrotico e competitivo. La sua vita sentimentale è una costellazione di disastrosi appuntamenti al buio, così sempre più spesso preferisce rifugiarsi nella finzione dei film del suo attore preferito, l’unico uomo in grado di farle battere il cuore: Jude Law.
Desiderosa di un cambiamento, decide d’impulso di rivivere la trama del suo film preferito, L’amore non va in vacanza, e rispondendo a un annuncio online, scambia il suo appartamento nel centro di Milano con un cottage nel Surrey. Per la prima volta, Eleonora si ritrova immersa in una dimensione a lei del tutto sconosciuta, scoprendo un’inaspettata pace. Vivere nella casa di un perfetto estraneo si rivela un’esperienza intima e intrigante allo stesso tempo. Con il passare dei giorni Eleonora è inoltre sempre più incuriosita dalla figura di Charles, il proprietario del cottage, del quale, nonostante quotidiani scambi di e-mail, continua a sapere ben poco…

Salve amici! Oggi vi parlo di "Goodbye Jude", libro liberamente ispirato al mitico film con Jude Law "l'amore non va in vacanza" ma tranquilli! Nessun plagio! A parte lo scambio di casa, i due non hanno nulla in comune (per fortuna!). Il volume si apre con in flash-back che, tramite le pagine di un diario, ci spinge subito all'indietro. L'idea mi piace, lo stile è inappuntabile, non noterete un punto o una virgola fuori posto, non c'è un solo errore grammaticale o di sintassi, è tutto perfetto, dal primo verbo all'ultimo sostantivo, pesa bene ogni tempo, ogni modo, ogni sinonimo ma... non basta questo a rapire il lettore anche se è decisamente un bel punto a suo favore, davvero un bel punto contando che parliamo del suo primo libro. La forma diario... la forma diario non è così semplice da gestire, Raffaella del diario mantiene solo la data in alto a destra e nient'altro. Errore? Non lo so... potrebbe essere una scelta stilistica, forse la Macchi si è resa conto che un intero volume raccontato come un diario avrebbe potuto annoiare e così ha creato una specie di via di mezzo, un diario raccontato, un diario ri-vissuto, il libro è più il racconto del diario di Eleonora che il vero diario di Eleonora. Prima frase d'effetto? Eccola "[...] sono giunta alla conclusione che trovare il vero, grande amore della vita sia un po' come vincere al Superenalotto" che fa tanto "La verità è che non gli piaci abbastanza" ma, anche in questo caso, i due non hanno nulla in comune. I capitoli sono molto lunghi e... monotoni. Soprattutto le prime 50 pagine, ogni giorno si ripete quasi identico al precedente. Nonostante le scelte folli di Eleonora...fare le valigie e partire per andarsene nel Surrey, a casa di uno sconosciuto, lasciando il proprio appartamento milanese nelle mani di un estraneo, Raffaella non si lascia sfiorare da grandi emozioni, non approfitta di queste occasioni per far accadere qualcosa di ...strong! C'è sempre un vetro, antisfondamento, fra noi e loro. Ad un certo punto sembra quasi di leggere una guida turistica vestita a festa. Questo ci lascia di stucco perchè mentre lo leggiamo continuiamo ad aspettarci i fuochi d'artificio che, sia chiaro, non mancano ma la Macchi ce li fa vedere così da lontano che ...che a malappena li sentiamo. Perchè questo distacco, questa freddezza, questo piattume nonostante la vita di Eleonora non sia piatta (anzi)? Credo che la narrazione sia volutamente lenta, priva di grandi trasporti perchè vuole trasmetterci il senso di calma cercato da Eleonora, perchè forse vuole essere british come le campagne del Surrey, vuole essere sorseggiato come il tè delle cinque. Quando apriamo "Goodbye Jude" la nostra mente corre alle grandi storie d'amore piene di struggimento, le "solite americanate" e ci dimentichiamo che, in realtà, lo stile inglese è opposto a quello statunitense e Raffaella lo sottolinea con la sua opera quasi filosofica. Questo non è il classico romanzo rosa, è un libro di pensieri, riflessioni, è quasi un manuale vestito a festa dove la trama è una flebile colonna sonora. A metá libro mi sono fatta una domanda: dove vuole andare a parare? Si perchè, intorno alle cento pagine la mancanza di dialoghi, soprattutto fra i due protagonisti, la presenza/assenza di personaggi secondari che ci sono ma ... ci sono?, lo scambio monosillabico di pensieri fra lui e lei, fatto solo di "chiacchiere necessarie" ci fa davvero sentire soli e abbandonati. Il primo dialogo degno di nota è a pagina 105. Fra i capitoli non mancano frasi decisamente toccanti come questa "il mio regalo per te è un consiglio: non devi mai sentirti prigioniera della tua vita. Se ti rendi conto che stai andando nella direzione sbagliata, allora è il momento di rimescolare le carte. Io l'ho già fatto due volte e ti assicuro che dopo ti senti molto più leggero", versi poetici che rendono la lettura scorrevole e piacevole nonostante questa brina che ci impedisce di conoscere a fondo personaggi e vicende. Anche i colpi di scena che, vi assicuro non mancano, vengono comunicati in maniera asciutta, senza trasporto, in modo piatto.
Raffaella ci fa riflettere tanto, questo si, ma proprio perchè mantiene il retrogusto di "self-help", spinge il lettore ad interrogarsi, a chiedersi "sono felice"? E, soprattutto, se la risposta è "no", cosa sono disposta a fare per esserlo? Quali cambiamenti sono pronta ad accettare?
Nell'insieme io consiglio "Goodbye Jude", lo consiglio nei periodi in cui non avete voglia di grandi slanci, magari subito dopo le feste, o subito prima, nelle serate soft dinanzi al camino, lo consiglio alle lettrici (e lettori) molto riflessivi, meno adatto a chi è abituato a opere dinamiche e alle personalità più frizzanti e iperattive.

Scheda tecnica:
Titolo: Goodbye Jude
Autore: Raffaella Macchi
Editore: bookabook
Genere: rosa
Data di uscita: ottobre 2019
Prezzo cartaceo: 13 euro
Genere: rosa
Lunghezza: 182

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