L'oro si è fermato a Eboli

20 novembre 2019

di Raffaella Iannece Bonora

Estratto per la prima volta ben 6000 anni fa, l’oro è un metallo quasi immune al deterioramento, duttile, ottimo conduttore di elettricità,  estremamente raro e, soprattutto bello, specialmente quando diventa materia prima di maestri orafi che, partendo dal grezzo, sono in grado di creare capolavori artistici di immenso valore. È a loro – i maestri – e all’oro che è dedicata la mostra artistica inaugurata il 16 novembre l’oro si è fermato ad Eboli, visitabile fino al 15 dicembre 2019 presso il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele. Non solo una mostra per ammirare la bravura di grandi orafi ma un progetto frutto di un partenariato composto dal Comune di Eboli guidato dal Sindaco Massimo Cariello, dalla Camera di Commercio di Salerno presieduta da Andrea Prete, dal Polo Museale della Campania – Museo Archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele e Cna di Salerno. Eboli si ritrova così al centro di un percorso votato alla valorizzazione dell’arte orafa, in un viaggio che partendo da un passato lontano, ci guiderà fino al futuro con una staffetta creativa affidata alle nuove generazioni. La manifestazione, ideata dal maestro orafo Rosmundo Giarletta, noto a livello internazionale per essere stato l’orafo della famiglia Ranieri di Monaco, portavoce degli orafi campani Cna e direttore artistico della mostra, ha coinvolto numerose scuole artistiche del territorio per avvicinare i giovani al nobile e difficile artigianato. Per la mostra, aperta il 16 novembre, decine di artigiani orafi e designer, hanno esposto più di trenta opere, evento arricchito da seminari tecnici, tenuti da Paolo Minieri Presidente International Gemological Insitute in Italia e Francesco Sequino, docente e responsabile distretto Campania e Basilicata International Gemological Institute e Gemtech Istituto Gemmologico. Ospite d’onore della serata inaugurale Tristan Le Cardinal, orafo francese diplomato all’Haute école de joaillerie di Parigi, medaglia d’oro al concorso nazionale “Un des meilleurs apprentist del France”, stagista di Boucheron ed attualmente, a soli 27 anni, orafo per il reparto di alta gioielleria di Cartier. Durante l’inaugurazione Tristan ha ringraziato la sua scuola per averlo segnalato presso due prestigiose aziende. Il progetto, sublimato nella mostra attualmente esposta presso il museo archeologico ebolitano, ha come fine la creazione di un ponte temporale e geografico, dagli ori di Pompei offerti dal Mann alle invenzioni contemporanee di nuovi artisti che hanno deciso di misurarsi con un mestiere tanto antico quanto complesso, da Eboli, cittadina non più celebre soltanto grazie al romanzo di Levi, a Parigi, una delle capitali mondiali della moda. Pittoresca la scelta scenografica, passeggiare nel museo, posando gli occhi su opere innovative e su pezzi antichi, a volte non riuscendo a distinguere i primi dai secondi tanto è forte il legame con la nostra storia, tanto erano moderne le popolazioni che giudichiamo arcaiche, ha suscitato nel pubblico emozioni forti e ammirazione. In esposizione le opere realizzate dai maestri orafi campani e designer provenienti dall’Adi, - Uberto Crivelli, Luigi Della Sala, Gaetano Cavallo, Luigi Truono, Gaetano Ferrante, Gerardo Bisogni, Antonio Mazzillo, Rosmundo Giarletta, Gustavo Renna, Vito Di Mieri,Sara Cammarosano, Nicolo’ Della Corte, Antonella Venezia, Alba Rosa Mancini, Stefania Caramanna, Sara Lubrano, Linda Gambero Carlo Olivari -, le creazioni degli studenti campani che hanno seguito un corso con il direttore artistico della mostra, il maestro Rosmundo Giarletta ed il futuro affidato ai bozzetti degli studenti di tre istituti salernitani (Liceo artistico Perito- Levi di Eboli, Liceo Artistico Sabatini -Menna di Salerno, Istituto professionale Moscati- Trani di Salerno, indirizzo oreficeria) che hanno seguito un percorso di alternanza scuola lavoro.Prossimi eventi in programma un seminario di gemmologia e la presentazione del catalogo.  La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16; la domenica dalle 10 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 21,30; i sabati di novembre (23, 30) solo pomeriggio dalle 16,30 alle 21,30. A dicembre tutta la giornata come per le domeniche.

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