LARA SQUARZONI - EPICO RICHIAMO DEGLI DEI
18 dicembre 2022
di Ilaria Solazzo
I mondi della scrittura sono vasti e multiformi, variegati forse più di un continente. Oggi nel nostro salotto virtuale ho un ospite davvero molto interessante: Lara Squarzoni.
Ilaria - Da dove nasce la passione per la scrittura?
Lara – La passione per la scrittura mi appartiene da sempre. Sono stata una bambina introversa e silenziosa e ciò che non esprimevo a voce, lo annotavo per iscritto sui diari. La narrazione del Sè e delle proprie emozioni è in fondo un’esigenza che ci accompagna per tutta la vita, si manifesta nella fase di crescita e prosegue in quel dialogo interiore che intratteniamo con noi stessi contribuendo a costruire la nostra identità. Le parole scritte poi, conservano e plasmano la magia del nostro vissuto reale e immaginario, fissandolo per sempre nel tempo.
Ilaria - Quanto tempo hai impiegato per realizzare il tuo libro? Raccontaci...
Lara – Scrissi la prima scena del libro un pomeriggio d’autunno del 2018 e da allora fu come se un filo invisibile mi collegasse direttamente a questo nuovo mondo immaginario nel quale potevo calarmi e riemergere a mio piacimento. Completai il romanzo durante i primi mesi del lock down e poco dopo fu valutato e accettato da Argentodorato Editore.
Ilaria - I tuoi personaggi come nascono? Quale tecnica utilizzi per delineare i tuoi personaggi?
Lara – Normalmente i miei personaggi nascono con caratteristiche già ben definite e rimangono fedeli all’idea narrativa originaria; non nascondo però che alcuni di essi sfuggono a questa logica e si trasformano con lo svolgersi degli accadimenti in modo quasi autonomo, seguendo una trasformazione diversa da quella che avevo progettato inizialmente. In questi casi, accolgo con grande curiosità l’insolito percorso creativo, anche se mi conduce lungo sentieri diversi da quelli inizialmente programmati.
Ilaria - Riassumi in poche righe il senso del tuo libro.
Lara – Tutti noi possediamo una qualità unica che ci appartiene anche se spesso non la riconosciamo; tutti noi, in fondo, siamo personaggi imperfetti della nostra stessa vita perché neghiamo o sottovalutiamo le potenzialità che ci definiscono. Ma il rifiuto dei doni che ci appartengono spesso comporta un prezzo amaro che paghiamo con un sofferto percorso di crescita personale e questo è ciò che accade alla protagonista, Leonor, alla quale gli dèi offrono il potere della preveggenza. A nulla conta se ella si sentirà oppressa e lotterà con rabbia contro un ruolo non voluto, perché quando le circostanze la costringeranno a intraprendere un viaggio che la porterà in sposa nel luogo più buio dei due regni, una volta sola e lontana da tutte le sue certezze, la necessità la costringerà a indagare la propria vera essenza ascoltando il richiamo degli dèi.
Ilaria - Perché credi si debba leggere il tuo libro?
Lara – Perché mentre la protagonista compirà il suo viaggio, noi compiremo il nostro e forse ci domanderemo quali sono le nostre inclinazioni e se le abbiamo assecondate, ma soprattutto rifletteremo sull’opportunità di trasformare le nostre singolarità in un punto di forza attraverso il riconoscimento dei talenti e delle unicità che ci appartengono, così come accade ai personaggi del libro.
Ilaria - Usando un solo aggettivo come si può definire il tuo progetto editoriale?
Lara – Epico.
Ilaria - Se tu potessi pranzare con il tuo scrittore preferito cosa gli domanderesti?
Lara – Haruki Murakami è un esponente del realismo magico che leggo sempre con grande piacere e a lui domanderei se, e in quale modo, nella vita reale, coglie elementi di passaggio o meglio di collegamento a una dimensione diversa così come accade ai personaggi dei suoi libri.
Ilaria - Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?
Lara – Al momento mi sto concentrando sui prossimi volumi della saga, il secondo sonderà il mistero del dono concesso a Leonor nonché l’incontro-scontro con un mondo molto distante dal suo, tra persone che non la amano, tra cui suo marito.
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