MICHELA PACASSONI, ABILE CANTANTE
12 gennaio 2017
di Roberto Dall'Acqua
Michela Pacassoni è un'artista, versatile e poliedrica, che ha fatto del canto la sua ragione di vita fin da quando, a 15 anni, ha esordito nell'universo delle sette note.
www.ilgiornaledelricordo.it ha raccolto le sue considerazioni sulla vita e sulla sua professione di artista. <<Sono nata a Pesaro - è l'esordio di Michela Passoni - 43 anni fa e cresciuta in un paese, Rio Salso di Tavullia. In campagna. I miei nonni avevano una chiesa antica: San Martino di proprietà ed essendo nonna Maria molto devota mi portava sempre a messa e mi incitava "Canta Michela!">>. Tra quelle volte nasce la passione e l'intonazione per far sfociare il passatempo di un'adolescente in una vera e propria passione: <<Se in un primo momento mi ci arrabbiavo, poi ho capito di essere intonata e - verso i 14 anni con alcuni miei compagni di scuola ed amici del paesino che suonavano -abbiamo messo su un piccolo gruppo per una serata proprio nel salone parrocchiale del paese. Da lì non ho più smesso>>. Michela Passoni, in arte sceglie di abbreviare nome e cognome in Mick Paca: <<Ho frequentato - spiega l'artista - una scuola di canto a Pesaro. Il Maestro Francolini era in quel periodo il più quotato per la musica leggera e il jazz. Ma la scuola più grande sono state le serate dal vivo: i tanti locali in cui a quei tempi (fine anni '80 ed anni '90) ci si poteva esibire. Sia in piano bar che in trio o quartetto live>>.
Il tempo s'inerpica tra scelte familiari e professionali che, talvolta, lasciano spazio a momenti di riflessione: <<Ho fatto delle pause tra mettere su famiglia e il lavoro ...ma si può dire che non ho mai smesso. Dal "Premio Lauzi" che nel 2012 ho presentato per il primo anno non ho poi mai più smesso di far serate ed ancora belle collaborazioni>>. L'ingrediente che dà gusto all'essere artista si esplica bene - e al meglio per molti interpreti - quando ci si esibisce insieme: <<Le collaborazioni con musicisti noti son state varie. Ho presentato e cantato al "Premio Nazionale Bruno Lauzi", artista che nel 2004 ho avuto modo di conoscere grazie ad un cantautore della mia zona (A. Topi). Grande soddisfazione è stata l'apertura (con il brano "La forza della vita" di Paolo Vallesi) della partita per la vita, svoltasi a Fano nel 2015 con la nazionale cantanti>>. Com'è Michela il tuo rapporto con la memoria? Cosa vuol dire per te ricordare? <<Di ricordi ne ho tanti. I ricordi...beh, ho scritto persino un libro sui miei ricordi di vita e di infanzia vicina alle persone della mia vita. "La calda estate di San Martino", edito da Paleani. Per fissarli e renderli a chi legge. Ed anche nella musica ne ho tanti: serate bellissime, altre meno...molte molto faticose. Una delle più belle in Calabria, quando facevo teatro. O in Sicilia ...>> Racconta...<<Sotto la luna piena a Ustica; portavamo il "Romancero Gitano" di Lorca musicato da Mikis Teodorakis. Poi serate con difronte personaggi famosi...vips come li si chiama. Tante soddisfazioni. L'ultima serata c'era per esempio Pippo Franco. Un mito. Che mi ha fatto capire l'importanza dell'ironia e dell'autoironia con il suo spettacolo>>. Pacassoni è artista sincera ma donna riservata: <<Sono una persona a cui non piace molto dire: "Ho cantato davanti quello o a quell'altro personaggio...o ho collaborato con...perché a 18 anni, per una esperienza sgradevole, ho fatto la scelta di non far più concorsi ecc...Se arriverà qualcosa di più sarà per energie che si incontrano e per il da cosa nasce cosa>>. Tornando ai ricordi vuoi aggiungere qualche altro pensiero? <<I ricordi e le persone che incontriamo, io credo, abbiano un ruolo nella nostra vita. E non è mai tardi per divenir persone conosciute a un pubblico più ampio. I miei ricordi più belli son legati ai miei nonnini...la musica che mi hanno trasmesso...mio nonno - che non c'è più e mio primo fan - suonava la fisa>>.
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News » APPUNTAMENTI TRA LE NOTE | giovedì 12 gennaio 2017
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