NAYT: "RAPTUS 3" FA BOOM!
22 marzo 2019
Foto e testo di Elisa Serrani e Roberto Dall'Acqua
Nayt ha incontrato i giornalisti il 15 marzo 2019 per presentare "Rapus 3".
Noi di MIC (https://www.musicaincontatto.it/) e diwww.ilgiornaledelricordo.it eravamo come sempre lì per voi; a seguire, quanto è stato detto durante l’incontro.
Come già descritto in questo nostro precedente articolo (nel quale potete trovare anche gli appuntamenti Instore di Nayt), “Raptus 3” è il completamento della trilogia partita nel 2015 con “Raptus”. E’ un disco che punta a far emergere la verità, quella più istintiva, quella che Nayt scandisce a ritmi serrati con il suo flow e le sue metriche, il tutto cucito, per questo terzo album, su sound inaspettati, che spaziano dal RnB a sonorità latineggianti.
12 tracce, di cui la prima, inizialmente pensata come outro, introduce l’ascoltatore in questo viaggio musicale, un racconto che non termina, ma che giunto all’ultimo, riprende dal principio.
La volontà di Nayt è quella di sintetizzare, non per mancanza di contenuti; tutt’altro: l’artista stesso spiega che, in un mondo caotico e frenetico come quello attuale, dove l’attenzione della gente è sempre più scostante ed in continuo calo, essere sintetici non significa per forza esimersi dall’esprimere contenuti, ma cercare di riassumere i concetti chiave, così da imprimerli nelle orecchie, nella mente e nel cuore del pubblico.
Di seguito, la tracklist completa di “Raptus 3”:
1. Per essere vivi
2. La mia voce
3. Brutti sogni
4. Exit
5. Effetto domino
6. A Silvia
7. Animal
8. Inferno
9. Ti am*
10. Fame (feat. MadMan)
11. Gli occhi della tigre
Un solo featuring, anche per scelta del rapper (che preferisce entrare, in punta di piedi e con rispetto, nei progetti altrui, mescolandosi con il loro mondo, piuttosto che inserire qualcun altro nel suo universo artistico), ed il desiderio di lanciare un messaggio, un messaggio di verità e di voglia, necessità, di cambiamento.
C’è la volontà di arrivare, sperando chiaramente in un riscontro numerico e, di conseguenza, di classifica, ma soprattutto, di portare qualcosa di nuovo, qualcosa che parli alla gente esulando dalle solite tematiche e, soprattutto, dal solito modo di esporle; c’è la volontà di prendere posizione, di non esprimersi, come dire, “a metà”; c’è la volontà di “fare casino”, perché “a volte bisogna incazzarsi, litigare” per farsi ascoltare, per cambiare le cose.
“Raptus” (e la conseguente trilogia) nasce dall’idea dell’artista di fare un disco essenzialmente rap; quando Nayt ha iniziato il suo percorso artistico, infatti, non era ancora in voga miscelare barre rap a contenuti più pop e melodici: per questo, “Raptus” voleva essere un contenitore unicamente rap, lasciando la melodia per un altro album, “Un bacio” (2016), in questo caso.
Classe 1994, una cultura ed un baglio musicale prevalentemente internazionali, che sono pero’ arricchiti anche da riferimenti italiani: Fabri Fibra sul fronte Rap e Cesare Cremonini come esempio di innovazione e di freschezza nel panorama musicale italiano.
La scelta di un sound variegato, un sound non legato a quello classico, quello cui il rap, specie negli ultimi anni in Italia, ci ha abituati, deriva anche dalle influenze musicali di Nayt, che spaziano da personaggi come Eminem, Kendrick Lamar e Childish Gambino a Rihanna, Drake e tanti altri.
Un disco semplice nella sua complessità, curato nei minimi dettagli, non per ricercare la perfezione, ma per far si che, almeno uno di quei dettagli, riesca a catturare l’ascoltatore, ponendo la musica ed il suo fondamentale ruolo di veicolo, canale, di messaggi, al centro, così come non sempre accade, così come, molti, hanno dimenticato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA www.ilgiornaledelricordo.it
News » APPUNTAMENTI TRA LE NOTE | venerdì 22 marzo 2019
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