CALCIO SERIE A - MILANO È NERAZZURRA

08 febbraio 2023

di Roberto Di Cesare

“Milano è nerazzurra”, è questa l’espressione più utilizzata in questi ultimi giorni nel mondo dello sport e del calcio, principalmente dai tifosi dell’InterInzaghi & co ce l’hanno fatta, hanno ancora avuto la meglio sulla sponda rossonera di Milano. Un risultato ripetuto, domenica sera, dopo il 3-0 di mercoledì 18 gennaio, sera nella quale la Supercoppa è andata nelle mani dell’Internazionale Milano. Nonostante i meriti del club di Steven Zhang però, trainata dal “Toro” Lautaro Martinez e dalla sua incornata vincente, ci sono soprattutto demeriti del Milan.

Non sarebbe di fatto errato definire l’avvio del 2023 dei ragazzi di Pioli come il periodo più critico degli ultimi anni. Ad aggravare la situazione, oltre alla quasi svogliatezza da parte di punti di riferimento come Leao e Theo, troviamo anche lo strafalcione tattico di Mister Pioli. L’ex Lazio, Inter e Fiorentina ha creato forte malumore nell’ambiente milanista, per un tema preciso ovvero quello dello schema. Ad affrontare l’Inter è stato di fatto provato uno schema nuovo, inutilizzato da anni, come il 3-5-2, tagliando fuori Leao e dando in pasto ai 3 pilastri difensivi neroazzurri l’accoppiata Origi e Giroud.

A differenza di Pioli, un altro allenatore molto discusso e in difficoltà come Allegri, ha risposto come sempre alle difficoltà, passando prima in Coppa Italia contro la Lazio per poi vincere a Salerno per 3-0, salendo così al decimo posto. Nulla da dire invece per quanto riguarda il Napoli, un aggregato di giocatori completi e in fiducia, a +13 sull’Inter seconda, e spinti dal forte calore partenopeo. Un popolo incantato delle prodezze di Victor Osimhen e Kvaratskhelia, i veri top player di questo campionato. 2 giocatori ingiocabili, come dimostrato anche nel 3-0 a La Spezia.

Approfittano delle prestazioni rivedibili da parte di Milan e Atalanta, anch’essa sconfitta a Sassuolo per 1-0, le romane, che sognano un posto in Champions. Prima di tutto, lo Special One Mourinho, da una scossa alla classifica, vincendo per 2-0 contro l’Empoli, e dimenticando in parte l’addio di Zaniolo. Il giovane talento italiano è di fatto in direzione Istanbul, per raggiungere al Galatasaray vecchie glorie del nostro calcio come Mertens e Icardi. Nel frattempo però,  la Joya Paulo Dybala, trova gli ennesimi assist della stagione, dimostrandosi imprescindibile.

La Lazio invece si accontenta del pareggio a Verona, con un Hellas con grande fame di salvezza, che ferma I biancocelesti sull’1-1, pacando la felicità per il ritorno da titolare di Ciro Immobile. Parlando di salvezza amaro in bocca per Dejan Stankovic, a un passo da una fondamentale vittoria della sua Sampdoria a Monza. L’allenatore serbo ha visto così al 99’ la perdita di 2 punti fondamentali, con il gol su rigore del capitano monzese Matteo Pessina. I blucerchiati rimangono così ancora a 8 punti dalla salvezza, davanti alla sola Cremonese, che nonostante il cambio di allenatore dimostra ancora una certa immaturità per la lega maggiore. Approfitta di ciò il Lecce, superandola per 2-0 e avvicinandosi alla zona di sinistra della classifica.

Si aggiunge tra gli allenatori sotto tono per quanto riguarda la stagione anche Vincenzo Italiano, che non riesce a dare concretezza alla rosa viola, nonostante la grande qualità offensiva sulla carta. È dunque ancora una volta a Firenze che la squadra cade, questa volta dinanzi al Bologna, e per 2-1. Sorride così Thiago Motta, che conferma la buona prima parte di stagione ritrovandosi a un solo punto di distanza dal Torino settimo, vincente per 1-0 grazie al gol di Karamoh contro l’Udinese.

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