25 APRILE - A CASA CON UN FILM

23 aprile 2020

di Gio Catena

Un nuovo film, con filmati e foto d’archivio inediti, arriva a ricordarci online la guerra lungo la “Linea Gotica” dei nazisti dal 1943 al 1945, l’occupazione tedesca di Bologna durante la Repubblica di Salò e la lotta di Liberazione dei partigiani e della popolazione.  The Forgotten Front, il fronte dimenticato, è un documentario sulla Resistenza nella città emiliana e sul fronte appenninico realizzato da Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani per la Cineteca di Bologna diretta da Gian Luca Farinelli. Si potrà vedere il film in streaming su MYmovies.it dal 21 al 25 aprile. In quei giorni, alle 19, i profili della struttura cinematografica e del sito presentano il documentario. Ne sono promotori il Comune, la Cineteca ed Hera, il produttore è Orso Rosso Film con il sostegno della Regione Emilia-Romagna Film.

Forgotten Front è realizzato montando filmati d’epoca. Tra i materiali più straordinari gli autori indicano le riprese dei bombardamenti e della liberazione girate dal cineamatore Edo Ansaloni e le foto di Piazza Maggiore che il 21 aprile 1945 dapprima era vuota e gradualmente si riempie quando arrivano le notizie che le forze alleate stanno arrivando. I materiali sono conservati in archivi istituzionali, delle forze alleate, della Germania, di cittadini privati.

The Forgotten Front prende il titolo da quanto scrisse il New York Times l’11 dicembre 1944: l’avanzata alleata in Italia si era fermata, anche a causa dell’inverno, e furono i partigiani a dare filo da torcere alle forze fasciste e naziste. Gli angloamericani avanzavano soprattutto sul fronte europeo in Francia mentre i sovietici puntavano da est su Berlino.

A spiegare cosa accadde con rigore intervengono più storici intervistati: Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood, Toni Rovatti. La colonna sonora originale di Marco Pedrazzi è eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Stefano Conticello.

I due registi hanno scelto come speaker-narratori dei fatti voci giovani per una scelta precisa. L’ha spiegata Stanzani a Repubblica: la Resistenza fu fatta da giovanissimi perciò i due registi vogliono trasmettere quella carica giovanile, usando tra l’altro usato solo testimonianze scritte raccolte nell’immediato dopoguerra, anche perché così facendo un ragazzo o una ragazza può vivere più direttamente quelle storie. Soglia invece rileva come i due autori abbiano usato moltissimo materiale filmato e fotografico inediti, a riprova che non è stato visto tutto, al contrario.

“Dimenticare e Resistenza sono due parole che non possono stare vicine” ha aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore in una conferenza stampa in streaming, ricordando che, se per ragioni anagrafiche chi ha combattuto per la libertà e la democrazia se ne sta andando, oltre alla politica anche le arti devono mantenere e tramandare la memoria di quella lotta.

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News » CINEMATOGRAFANDO - Sede: Nazionale | giovedì 23 aprile 2020