RISTRUTTURARE CASA CON PERSONALITA’
16 novembre 2017
di Vittorio Esperia
Quanti sogni accompagnano l’acquisto di una vecchia casa o l’idea che andremo a vivere in quella dei nonni… In entrambi i casi siamo già in grado di immaginarla, o meglio di immaginare quella che sarà la nostra perfetta e personalissima casa, dopo avere affrontato una lunga e impegnativa ristrutturazione.
Ed è proprio la ristrutturazione che può infrangere i sogni di una vita e dare alla luce una casa lontana da quella immaginata. Affidare infatti soldi e speranze amaestranze e tecnici, impartendo i desiderata, è solo il punto di partenza di un viaggio che si dimostrerà lungo e pieno di insidie e al quale bisogna prepararsi con scrupolo e dedizione. Durante i lavori verranno sollevati dubbi e fatte molte domande alle quali bisognerà dare rapide risposte.
Le caratteristiche dell’impianto di illuminazione, quale pavimento sarà posato, la tipologia di riscaldamento, se gli infissi verranno schermati da serrande avvolgibili o persiane saranno solo alcune delle cose che verranno chieste e su cui bisogna essere preparati.
Sarà il caso di avere le risposte già pronte o, meglio ancora, prevenire le domande fornendo le giuste informazioni alle ditte impegnate nei lavori. Si eviterà di dare risposte sotto pressione e senza averci riflettuto adeguatamente. Il rischio è la sospensione dei lavori, perdita di tempo e di soldi e, soprattutto, ritrovarsi in una casa che non somiglia a quella desiderata.
1) L’impianto di riscaldamento
Tra le tante cose che si danno per scontate c’è che la casa sarà riscaldata, ma raramente si pensa come. Riscaldare un ambiente vuol dire innanzitutto fare una scelta tecnologica di cui bisogna valutare la fattibilità ma anche l’effetto che avrà sull’aspetto finale dell’intera abitazione.
Se infatti si opta per un impianto radiante a pavimento dobbiamo essere certi che la differenza di quota tra la soletta e il piano di calpestio finale sia tale da consentire la posa dei pannelli radianti e di uno strato adeguato di massetto soprastante (circa 7 cm) che garantisca la buona resa e funzionalità di tutto l’impianto.
Anche il più classico sistema di riscaldamento a piastre a parete necessita di essere pianificato accuratamente: i radiatori infatti copriranno porzioni di pareti su cui non sarà possibile accostare mobili e non potranno essere posizionati (a meno di particolari accorgimenti) su pareti al cui interno alloggeranno porte scorrevoli.
Se invece si desidera un impianto di climatizzazione aereo, del tipo canalizzato a vista, stile loft industriale, oppure celato all’interno della controsoffittatura, si dovranno fare le opportune valutazioni. Innanzitutto bisogna capire se l’altezza del soffitto consente di ancorarvi le condutture, soprattutto in presenza di travi che comportano un abbassamento di quota.
I canali di aerazione devono raggiungere tutti gli ambienti, anche quelli più piccoli, e il risultato potrebbe essere ben lungi dalle bellissime immagini che spopolano nelle riviste di settore. La soluzione può arrivare realizzando una controsoffittatura che, assecondando i cambiamenti di quota obbligati, possa anche risolvere esteticamente gli ambienti. Ricordate però che sotto determinate altezze il soffitto non può scendere.
2) Il pavimento
Il pavimento è “la scelta fondamentale” della ristrutturazione perché da questa scaturiscono atmosfera e stile dell’appartamento. Anche qui le opzioni abbondano: cementine, marmo, parquet, gres porcellanato, resina, ecc. Eppure anche per il pavimento non è semplicemente una questione di gusto e si potrebbe essere costretti a fare una scelta di ripiego se non si ricorre a tempestivi accorgimenti.
Il pavimento va posato su un sottofondo che può avere caratteristiche fisiche differenti a seconda del pavimento che si è acquistato. Inoltre ci appare chiaro, ma spesso solo quando è troppo tardi, che se la resina decorativa è una pellicola spessa 1-3 mm, le cementine normalmente 20 mm e nel caso del marmo anche 30 mm, mentre una comune piastrella ha lo spessore di 7-9 mm e se la ditta presente in cantiere non riceve indicazioni per tempo preparerà il sottofondo per quest’ultima opzione.
3) La cucina
Anche per la stanza per molti più amata non bisogna dare nulla per scontato. Le brutte sorprese arrivano quando si va dal rivenditore certi di uscirne con la cucina dei sogni e scoprire che avremmo potuto averla, ma solo se avessimo tenuto conto preventivamente di alcune considerazioni.
In cucina abbiamo un’importante concentrazione di impianti e non è sufficiente aver predisposto una conduttura idrica con scarico e un paio di prese elettriche per assemblare le parti a nostro piacimento.
La cosa giusta da fare è quindi recarsi con la pianta dei locali presso il rivenditore prima che idraulico ed elettricista entrino in cucina e tornare a casa con uno schema degli impianti da predisporre. Questo è ancora più vero se si vuole realizzare una cucina a isola o penisola: in tal caso gas, luce e acqua dovranno passare sotto il pavimento ed emergere nel punto esatto in cui servono.
4) L‘illuminazione
Illuminare bene casa significa non solo renderla più bella, ma anche aumentarne la sensazione di benessere che si prova a viverci. Significa pensare agli spazi stabilendo dove collocheremo i lampadari, dove i faretti, le applique, le luci di accento o di atmosfera, ecc.
Ad esempio, se desiderate illuminare la zona divani e Tv con faretti incassati nel controsoffitto non basterà lasciare un punto luce da qualche parte a tetto, ma bisognerà impostare la struttura del controsoffitto stesso perché i traversi non impediscano il posizionamento dei faretti secondo lo schema e le distanze desiderate.
Se invece si vogliono realizzare dei tagli di luce con strisce a Led colorate oltre a fare i conti con la struttura del controsoffitto dovremo disporre di un punto di accesso per inserire, ed eventualmente sostituire, il trasformatore o eventuali altri apparati. Inconvenienti di tale natura potrebbero portare alla realizzazione di uno spazio diverso da quello immaginato, ossia meno bello e personale.
Anche qui, dunque, bisogna giocare d’anticipo e fare delle lunghe conversazioni in cantiere con l’elettricista prima che vengano realizzate le finiture a pareti e soffitto o che si realizzino i controsoffitti.
5) I sanitari
Quando una ditta affronta una ristrutturazione realizza gli impianti tecnici secondo standard di mercato che oggi risultano superati. Nei bagni, ad esempio, si predispone lo scarico del wc a pavimento e a una certa distanza dalla parete per accogliere il vaso con cassetta a zaino. Se non si interviene per tempo, quindi, niente cassetta nascosta a parete e niente sanitari sospesi i cui scarichi sono a parete, dove alloggiano pure le staffe di sostegno. Questa distrazione può gravare non solo in termini di gusto, ma anche di praticità perché i sanitari sospesi o comunque raso-muro consentono di recuperare fino a 15 cm di spazio che, in un piccolo bagno, fanno la differenza.
6) Finiture e rivestimenti alle pareti
Tra i lavori che interessano la ristrutturazione la finitura delle pareti è quello che solitamente viene più tralasciato, convinti che si possa decidere all’ultimo minuto e avere ciò che più piace. Ovviamente non è sempre così, poiché per applicare determinate finiture bisogna predisporre in modo specifico il sottofondo.
Bisogna pure sapere che se si vuole rivestire una parete in pietra o con altri materiali è inutile rifinirla per predisporla alla coloritura. Quindi, decidendolo per tempo, si evita di affrontare una spesa superflua. Allo stesso modo, se si intende rifinire una superficie con pitture decorative, materiche, ma si teme che i costi lievitino, parlandone con il proprio indoratore si potrebbe rimanere piacevolmente sorpresi.
Quando si fanno i lavori in un appartamento datato ci si confronta spesso con pareti che nel corso degli anni sono state più volte rinfrescate con pitture di natura diversa o su cui addirittura sono state attaccate carte da parati con colle che ancora persistono sulla superficie.
Per rendere tali pareti robuste, piane e pronte a ricevere il colore bisogna intervenire con delle procedure che hanno un costo. Ciò non accade sulle nuove pareti che, se opportunamente realizzate, possono essere decorate in modo più fantasioso e artistico con una spesa uguale o inferiore ad un trattamento standard. Se desiderate quindi avere delle pareti “speciali” non demordete prima di avere consultato un applicatore professionista che, valutando parete per parete, riuscirà ad accontentarvi rispettando il budget.
7) Gli arredi
Infine ci occupiamo dell’ultimo step di una ristrutturazione: l’arredo. I mobili sono per loro natura gli elementi più facili da gestire ma spesso accade che un pezzo passi di padre in figlio, con chiaro valore affettivo, e ad esso non si voglia rinunciare. Se allora sappiamo già che una vecchia e capiente credenza verrà ad abitare con noi o che ci seguirà pure il vecchio pianoforte che nessuno suona più, non pensare per tempo dove posizionarli può rappresentare un problema.
Infatti i mobili d’epoca oltre a essere belli e ad avere un valore sono pure di dimensioni generose e ci si può trovare nella situazione in cui si è obbligati a metterli là dove materialmente entrano. Si ha così che vengano nascosti alla vista e vadano a coprire prese elettriche o applique con conseguenti disagi. Pensare per tempo ad essi vuol dire invece realizzare nicchie o pareti adeguatamente proporzionate per accoglierli e metterne in giusto risalto l’importanza, pensando magari a predisporre un punto luce che possa illuminarli bene e valorizzarli.
Quanto finora esposto rappresenta solo parte di cosa considerare nel rifacimento di un’abitazione affinché all’iniziale entusiasmo e progettualità non si sostituisca stanchezza e frustrazione.
In alternativa esiste un modo per avere la casa dei propri desideri ed è chiamare un architetto che si occuperà di queste e tante altre faccende. L’importante è scegliere quello giusto, ossia la persona capace di ascoltarvi e capire come sarà la vostra casa.
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News » CURIOSITA' | giovedì 16 novembre 2017
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