GIORNALISTI SEMPRE!

13 novembre 2018

di Claudio Micalizio
 
Credo che non servano parole contro la sguaiata ignoranza di chi, in assenza di argomenti e probabilmente in difficoltà politica, non trova di meglio che prendersela con chi fa informazione. E' vero: oggi la professione del  *giornalista non gode di ottima fama e se il gradimento e la credibilità della categoria negli ultimi anni è a dir poco precipitata è anche e soprattutto colpa nostra. Ma è innegabile che anche la politica da decenni ci stia mettendo del suo, facendo passare il concetto che chi "critica" il potere sia per forza in malafede o asservito a chissà quale potere occulto. Ebbene, cari lettori, non è (sempre) così. L'approccio alla realtà di chi ha il compito di raccontare i fatti deve per forza essere critico, il che non significa affatto "fazioso": essere critico significa mettere in discussione tutto, andare oltre le veline e i comunicati stampa, verificare con chi ha competenza effetti e conseguenze di provvedimenti annunciati, trovare riscontri a qualunque testimonianza o racconto specie se a passarteli è chi ha convenienza a mettere in giro bufale. E questo perché un giornalista sa che può fidarsi soltanto di quello che percepiscono i suoi occhi e le sue orecchie, e anche in questo caso farebbe bene a dubitare... Poi - è vero - ci sono i giornalisti "contro" a prescindere e quelli sempre a favore perché magari hanno interesse a farlo... ma sono eccezioni. Gli altri sono soltanto umili lavoratori che, come tali, possono anche sbagliare ma non per questo meritano  automaticamente il timbro di "venduti" solo perché - magari - non si bevono le balle del politico di turno.
 
 
* il tesserino riprodotto in foto NON è dell'autore dell'articolo (ndr)
 
 
 
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News » DIBATTITI E OPINIONI - Sede: Nazionale | martedì 13 novembre 2018