UOMO DONNA - NEMICI AMICI

24 marzo 2024

di Maria Teresa Corso

La quotidianità scorre troppo velocemente e tutto finisce inquel calderone di cose futili dove neppure il bello più si distingue. E così, anche galanteria, rispetto e dialogo diventano ombre alle spalle di arroganza, imposizione e superficialità che a testa alta primeggiano in quasi tutte le relazioni di oggi, di qualsiasi genere esse siano.

Non è più un’utopia che la figura maschile, solo perché tale, si avvalga della facoltà di aggiudicarsi il gradino più alto persoddisfare il puro desiderio di controllare ogni cosa eimporre il proprio volere.

Essere donna non è mai stato un gioco da ragazzi, maneppure una lineare passeggiata in riva al mare. Sentirsi libere… libere di agire, pensare, esprimersi, semplicemente di… vivere! Quel “semplicemente” che di semplice, invece, ha davvero ben poco, forse non per tutte, ma per molte purtroppo sì.

Non è questione di contesto o di età, quanto piuttosto di valori sui quali l’attenzione che vi si posa è paragonabile a quella rivolta alle piccolissime annotazioni trascritte a fine pagina.

Si parla e si riparla, si riflette, si interviene e si avanzano ipotesi, ma nulla ha ancora scosso l’animo umano tanto da farlo reagire.

Dinamiche che si intrecciano, caratteri che si accavallano.

La mente che amareggiata ne è sempre più consapevole eil cuore che testardo ogni volta ci ritenta nella speranza che sia diverso.

Si cita la speranza, si ritiene possibilmente vano qualsiasi tentativo, ma in un’epoca in cui tutto si rinnova, in cui tutto si influenza, anche i rapporti umani si determinano come mutevole conseguenza dell’agire comune, dell’essere individui vicendevolmente suscettibili.

L’uomo resterà uomo e la donna resterà donna, reiteratamente a tratti dall’opposto.

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