FIERA DI ARTE SACRA A VICENZA

10 marzo 2017

di Carolina Polo

                      

Il 14 marzo, a Vicenza, l'arte scacra sarà in fiera! Grazie alla diciassettesima rassegna di Koinè, organizzata da Italian Exhibition Group, in collaborazione con la diocesi di Vicenza e l'Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della Cei, infatti, l'immagine devozionale avrà una nuova dimensione in chiave moderna. Tra le molteplici esposizioni, sarà presentata una rassegna di santini ripensati da giovania artisti delle Accademie di Belle Arti di tutta Italia, secondo le nuove tecniche di elaborazione digitale o la più classica produzione pittorica. negli ultimi tempi il santino è tornato "di moda" tra i credenti, quale strumento di protezione e raffigurazione votiva più materiale e sempre alla portata per invocazioni immediate.  "Si registra un vero e proprio boom di santini tra la gente comune. In un certo qual modo è una ricerca di protezione in tempi tanto travagliati. In molte diocesi del Paese - racconta all'Adnkronos mons. Giancarlo Santi, presidente del Comitato scientifico di Koinè - ai fedeli a messa viene distribuita ogni anno un' immaginetta con un santo protettore. Un santo qualsiasi, che accompagnerà il fedele per tutto l'anno. In commercio oggi ci sono soprattutto le immagini votive legate agli anni '50 e '60. Abbiamo pensato di 'svecchiarle' per così dire, facendole reinterpretare alle giovani generazioni". Afferma monsignor Santi: "In passato chiedevamo agli stilisti di disegnare gli abiti liturgici.

Ma da un po' di tempo a questa parte, soprattutto con il pontificato di papa Francesco, anche l'abito del sacerdote ha acquisito una maggior semplicità. Si stanno quindi mettendo i produttori nell'ordine di idee che la vesti del prete devono essere realizzate in un'ottica di maggior semplicità. Non tanto sul materiale utilizzato quanto sul taglio all'insegna di una maggiore sobrietà". Proprio per questo saranno presenti anche paramenti sacri, arredi e abiti utilizzati durante i riti liturgici e cerimoniali della tradizione religiosa cristiana. I visitatori italiani di Koinè rappresentano il grosso del pubblico con presenze all'85% di cui la stragrande maggioranza è rappresentato da parrocchie e diocesi, il resto di pubblico arriva da santuari, monasteri, ordini e istituti religiosi.

"L'Italia - fa sapere il presidente del Comitato scientifico della rassegna di arte sacra - è soprattutto un mercato che esporta negli Usa, in Australia. I Paesi dell'Europa sono già abbastanza attrezzati di loro". Koinè permetterà di donare spazio anche alle problematiche strutturali dei luoghi di culto, molto spesso abbandonati alle poche donazioni dei fedeli. "La questione illuminazione nelle chiese - spiega mons. Santi - non è affatto secondaria. Quante le chiese pressoché al buio. Si possono utilizzare sistemi di illuminazione moderna nelle chiese antiche? Si cercherà di dare una risposta e di superare il problema". "Il problema è reale - sottolinea Santi -. Quante volte, specie nelle chiese più moderne, non si sente distintamente la voce del parroco o non arriva bene ai fedeli il suono della musica. Ci sono diversi studi, ma la questione resta tutta aperta". La rassegna permetterà inoltre di meditare e riflettere sulle problematiche del quotidiano, come solidarietà ed donazioni nei confronti delle regioni terremotate. "Abbiamo sollecitato gli espositori a raccogliere offerte da mandare alle comunità colpite. I contributi andranno ad aiutare la ricostruzione", spiega monsignor Giancarlo Santi.

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News » ESPOSIZIONI E MOSTRE - Sede: Nazionale | venerdì 10 marzo 2017