L'Arcobaleno Napoletano della solidarietà
01 dicembre 2024
"L'Arcobaleno Napoletano": un sogno di solidarietà e cultura che cresce da 13 anni
Anna Capasso, artista e cuore pulsante del premio "L’Arcobaleno Napoletano", descrive questa iniziativa con una metafora carica di affetto: "È come un figlio, che vedi crescere ogni anno, aggiungendo un tassello, un'anima nuova". Giunto alla sua tredicesima edizione, l’evento è un connubio perfetto tra arte, eccellenza e solidarietà.
La nascita di un’idea che fa riflettere
L’idea del premio nasce da un momento di profonda consapevolezza. Anna racconta di aver appreso, anni fa, della battaglia di una giovane ragazza contro un melanoma. "Paolo Ascierto, amico e oncologo, mi confidò che purtroppo non c'era più nulla da fare. In quel momento ho realizzato quanto fossi fortunata e ho deciso di fare qualcosa. È così che è nato l’Arcobaleno Napoletano".
Quella ragazza divenne il simbolo di un messaggio più grande: sensibilizzare le persone sull'importanza della prevenzione oncologica. Il premio si è trasformato così in un evento di gala che celebra le eccellenze culturali e sociali e, al contempo, raccoglie fondi per la ricerca.
Un’edizione speciale per Franco Di Mare
La tredicesima edizione è dedicata a Franco Di Mare, giornalista di grande caratura e primo conduttore della manifestazione. Anna lo ricorda con profonda emozione: "Franco era più di un professionista, era un amico. Anche se non ci vedevamo spesso, trovava sempre il tempo di salutarmi, un gesto che racconta tanto del suo cuore". Il premio, quest'anno, sarà un omaggio al suo impegno nella cultura e nella ricerca, celebrando il suo legame speciale con Napoli e l’Arcobaleno.
Arte e solidarietà: un binomio vincente
Anna crede fermamente nel potere trasformativo della cultura: "Gli artisti hanno una voce che arriva più lontano. Quando un cantante o un attore promuove la prevenzione, quel messaggio può davvero fare la differenza. È nostro dovere sfruttare questa visibilità per il bene".
Radici profonde e sguardo al futuro
Nonostante la carriera e gli impegni, Anna non si allontana mai dalla sua terra: "Napoli è il mio sangue, la mia casa. Nei miei progetti c’è sempre un pezzo della mia città, perché non potrei mai separarmene".
Ai giovani, Anna offre un consiglio prezioso: "Custodite la vostra dignità e il rispetto per voi stessi. Non smettete mai di sognare e, soprattutto, non arrendetevi mai, anche di fronte alle difficoltà. C’è sempre speranza".
"L’Arcobaleno Napoletano" è molto più di un premio: è una dichiarazione d’amore, un messaggio di luce e resilienza, un invito a non arrendersi mai e a credere nella bellezza del cambiamento. E Anna Capasso, con il suo entusiasmo e la sua determinazione, ne è il cuore pulsante.
di Giorgia Pellegrini
Foto ufficio stampa
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