SUBBUTEO PASSIONE SENZA ETA'

04 dicembre 2016

di Daniela Dall'Acqua

In gran voga  a meta degli anni '70, dove quasi un terzo degli adolescenti italiani ci giocava, il gioco da tavolo del Subbuteo sta avendo oggi una nuova fioritura. Non vogliamo parlare dei tornei internazionali e dei numerosi campionati europei e mondiali che lo contraddistinguono, ma delle manifestazioni più casarecce che, in case di appassionati italiani, danno vita ad autentici momenti di allegria e competizione, talvolta allietati da saporiti spuntini. L'inviata di www.ilgiornaledelricordo.it ha assistito nel centro di Palermo a un torneo ricco di entusiasmo e partecipazione, diviso in due categorie, giovani e adulti (o meglio junior e senior per placare il piacere degli anglofoni). Il momento di adesione e di interconnesione fra le due generazioni è stato vitale,  non solo empatia e convolgimento emotivo, ma pure tattiche sopraffine e stili di gioco e tecniche da sconfinare in scienza del Subbuteo che, ricordiamo, fu importato in Italia dall'Inghilterra da una sapiente azienda genovese proprio una quarantina di anni fa. A Palermo, nel primo fine settimana di dicembre 2016 si è svolta la nona edizione dell'evento "Torneo di Subbuteo", già memorial Anna Curatola. La finale più attesa, e forse anche scontata, regala emozioni e colpi di scena a raffica con giocate di fino e continui capovolgimenti di fronte senza esclusione di colpi. Un Gio entrato in partita più concentrato rispetto alle ultime edizioni e un Salvo giunto in finale più sciolto rispetto all'avvio del torneo sono stati gli ingredienti di un cocktail di spettacolo e suspence senza precedenti. A un Gio a cui, 3 volte in vantaggio, è mancato il cinismo per chiudere il match, ha fatto da contraltare la caparbietà di un Salvo mai domo la cui qualità è venuta fuori pian piano, premiandolo alla fine di una sequela infinita di rigori e dopo che la prima serie di 5 si era conclusa ancora in parità. L'orgia di gol e la gratificazione che alla fine comunque accomuna entrambi i finalisti per quanto messo in campo, è il miglior preludio per il torneo del prossimo anno, dove il Don Camillo e il Peppone del tappeto verde si ridaranno appuntamento per nuove sfide, all'ultimo sangue ma cavalleresche come sempre.

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