LA MASCHERA PERMANENTE
28 ottobre 2018
di Sara De Rosa
Era la prima volta che Luca si preparava per una serata in maniera così minuziosa e ricercata;
doccia di un quarto d’ora, barba e capelli in perfetto ordine, scelta accurata dei vestiti, jeans e camicia bianca… alle donne piace sempre questo stile!
Era anche la prima volta che tradiva dichiaratamente la sua ragazza, Greta.
La loro storia era iniziata tanti anni prima, sei per la precisione e tra alti e bassi avevano superato insieme tante difficoltà e trascorso anche bellissimi momenti; però con il tempo qualcosa era venuto a mancare, quella scintilla, quella voglia di vedersi e condividere tutto sembrava in parte svanito nel nulla…..
Anna era stato un vero terremoto nella vita di Luca, un fulmine a cielo sereno insomma;
Si erano incontrati un mese prima nello Studio Associato dove Luca lavorava come impiegato, Anna era una nuova collega e fin da subito si era dimostrata molto allegra, dolce e sensibile con tutti;
Così dopo mille sguardi, pause caffè insieme e scambio di numero di cellulare, Luca provò l’irrefrenabile voglia di conoscerla meglio, di stringerla a sé, per perdersi in quegli occhi verdi che lo avevano stregato.
Lei accettò subito l’invito per una pizza, anzi propose una pizzeria non lontana da casa, posto tranquillo a suo dire.Ed ecco quindi Luca salire in auto e partire a tutta velocità, tra poco il suo sogno si sarebbe avverato;
Greta non sospettava nulla, tutta intenta a terminare i lavori nella nuova casa……tra pochi mesi sarebbero stati marito e moglie finalmente..” dopo sei anni di fidanzamento era ora” si diceva sempre!
La telefonata arrivò proprio mentre Luca si stava sistemando i capelli guardandosi allo specchietto retrovisore, lo faceva sempre:
-“ Ciao Amore, tutto bene? stai andando alla riunione di lavoro o sei ancora a casa?”
-“Sto per arrivare in ufficio in questo momento Greta….mi hai chiamato giusto in tempo, tra poco avrei spento il cellulare!”
-“ Volevo solo dirti che domani verrà il tecnico per gli allacci alla cucina…finalmente è tutto pronto! io stasera sto finendo di pulirla, vedessi come è bella, stupenda!”
-“ Domani appena finisco in ufficio passo e vengo a vederla, lo sai che questo è un brutto momento, tutte le pratiche sono in scadenza e non riesco proprio ad assentarmi!”
Ancora qualche parolina dolce e Greta sarebbe stata felice fino al giorno successivo….certo che avrebbe potuto trovare anche una scusa migliore della riunione di lavoro ma non era riuscito ad inventare niente di meglio…non era abituato a tradire Greta, era la prima volta.
Anna era come sempre bellissima, un vestito di seta rosa antico la fasciava con eleganza lasciando sapientemente le belle gambe scoperte, i capelli biondi e soffici legati appena dietro la nuca, trucco leggero ma sapiente esaltavano lo sguardo da ammaliatrice….
Lo aspettava sotto casa e appena lo vide corse verso l’auto e salì; l’imbarazzo iniziale venne spazzato subito via dall’esuberanza di Anna, che non restava mai a corto di argomenti……la pizzeria era poco distante ,luogo discreto ma accogliente.
La serata passò velocemente e al momento di congedarsi a Luca sembrò assolutamente normale accettare l’invito di Anna a seguirla anche in casa per bere qualcosa…..
Da quella sera i loro incontri clandestini diventarono sempre più assidui, almeno due volte a settimana senza contare che lavoravano insieme e nascondere la loro passione diventò ben presto difficile agli occhi delle colleghe.
Luca entrò a fare parte di quella cerchia di persone che riescono a condurre, con sapienza, una doppia vita; da una parte la certezza di una famiglia, il matrimonio oramai imminente, i figli;
dall’altra la passione per una donna così diversa dalla propria, così diversa ma altrettanto indispensabile.
Finalmente arrivò maggio, il mese tanto atteso; tutto era pronto per la cerimonia: la Chiesa, il Ristorante, i fiori, gli abiti…;
Greta non stava più nella pelle, non le sembrava possibile, tra pochi giorni avrebbe realizzato il suo sogno, avrebbe sposato il suo principe azzurro.
Erano tutti felici per quel matrimonio, i genitori, i nonni,gli amici dei due ragazzi…una coppia perfetta insomma.
Il giorno del matrimonio faceva un caldo incredibile, era maggio ma sembrava già luglio inoltrato; i due sposi arrivarono al momento dello scambio degli anelli leggermente sudati perché il sole batteva proprio sulla vetrata sopra la loro testa.
Luca non aveva alcun dubbio e nemmeno si era posto un problema ; stava per sposare la ragazza che aveva amato per sei anni, con la quale aveva progettato un futuro, era tutto organizzato, tutti erano felici, tutti si aspettavano presto un nipotino. Non importava in fondo che tra loro le cose fossero cambiate….
E Anna in tutta questa storia che cosa rappresentava? In fondo lei era a conoscenza fin dal principio che lui si stava per sposare e Luca era stato sincero con lei, aveva messo in chiaro fin da subito che la loro storia seppur bellissima sarebbe rimasta sempre clandestina.
Anna faceva finta di niente ma soffriva, soffriva terribilmente per questa situazione perché suo malgrado si era innamorata, perdutamente, di quest’ uomo che giocava con i sentimenti come se si trattasse di una partita a poker.
Ma tanto era travolgente l’amore che provava, tanto si convinse che andava bene così; il suo ruolo di amante le andava bene, le piaceva la sensazione di aspettare Luca a casa ,appena lui poteva.
Ora che era sposato sarebbe stato un po’ più difficile ,ma appena avrebbe potuto sarebbe andato subito da lei…la amava e non poteva lasciarla, non poteva.
E forse si sarebbe reso conto di aver fatto una cavolata sposando Greta, che era lei la donna della sua vita.
Greta era felicissima, il matrimonio procedeva a gonfie vele, lei riusciva a dividersi tra il lavoro e la famiglia….ora poteva dedicarsi completamente alla loro casa nuova, a suo marito, facendogli trovare sempre le sue pietanze preferite per cena, insomma rendendolo felice a suo avviso.
Una felicità che non immaginava nemmeno nascondesse un ombra così grande, lo squallore più totale e la mancanza di rispetto per lei e per i suoi sentimenti.
Il giorno che Anna chiamò allarmata Luca sul cellulare era talmente agitata che non riusciva nemmeno a parlare…-“vieni subito qui appena puoi”…poche parole ma chiare.
Luca non sapeva che da lì a poche ore avrebbe scoperto che sarebbe diventato papà…….aspettava un bimbo dalla sua amante, una curiosa situazione.
Nemmeno quella volte perse la sua calma e la sua compostezza….ascoltò attentamente lo sfogo di Anna,era disperata, piangeva e la capiva…perché non aveva la minima intenzione di avere questo bambino, non avrebbe mai lasciato Greta, non poteva spezzarle il cuore con una notizia simile.
E poi in paese cosa avrebbero detto? i vicini di casa, gli amici, mamma e papà….sarebbe diventato lo zimbello del paese, si sarebbe coperto di ridicolo, proprio ora che stava anche facendo carriera.
Aveva una famiglia, era una famiglia rispettata la sua,rischiava di mandare tutto all’aria per Anna, per una passione, uno stupido e capriccio.
Quando la lasciò definitivamente lei aveva già deciso di interrompere la gravidanza, da sola non se la sarebbe sentita di crescere un bambino….non aveva nemmeno un lavoro stabile.
Così finalmente Luca si era sistemato la coscienza, ora la passione travolgente era passata, lui non aveva più bisogno di Anna, aveva fatto la scelta giusta a lasciarla;
Due mesi dopo Greta scoprì di essere incinta e la sera stessa organizzarono una bella festa con i genitori per festeggiare la lieta notizia;
Luca era al settimo cielo, presto sarebbe diventato papà…il suo matrimonio era salvo, nessuno aveva scoperto il suo tradimento, Anna si era trasferita in un'altra città perché soffriva troppo e non si videro mai più.
“E’ stato solo uno sbandamento momentaneo, ho perso solo la testa, può succedere a tutti nella vita…”; se lo ripeteva sempre e alla fine fortunatamente arrivò a crederci da solo!
E’ favoloso come a volte si riesca a fare tacere la propria coscienza, che di solito tormenta l’animo e non lo fa vivere attanagliato dai rimorsi, ma l’apparenza supera tutto anche il rispetto per il prossimo e per la Vita.
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News » Il racconto della Domenica | domenica 28 ottobre 2018
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