TUTTO IN UNA NOTTE
15 aprile 2018
di Giulia Guarnaccia
(È buio pesto...
Nulla presagisce niente di buono..
Tutt'intorno alla radura solo un cumulo di foglie secche che costeggiando la strada rendono più squallido lo scenario che gli si presenta davanti e che lo ammutolisce lasciandolo perplesso sulle verità che sino al giorno antecedente al tutto per lui erano state "SACRE E INDISCUTIBILI.....")
Mario Albertazzi, contabile 40enne di tutto rispetto, uomo serio e rigoroso nelle sue scelte di vita e nel suo modo di vivere prettamente solitario e poco consono alla sua vasta cerchia di amicizie che però frequentava saltuariamente....
È un grigio mattino di un novembre poco simpatico..
Sempre lì lì a piovere o peggio ancora, "a diluviare.." com'era cosueto dire Mario, tra un sorso e l'altro di caffè..mentre ancora in pigiama flanellato sbircia fuori la finestra e s'incupisce osservando quelle nuvole nere minacciose e poco invitanti....
Mario è quasi sempre impegnato col suo lavoro..
Non ha tempo né voglia di fare sport, né di conoscere donne..
Infatti..
La sua vita da "lupo solitario" lo rende scostante e poco socievole..
Ma...
Qualcosa d'inaspettato lo aspetta dietro l'angolo.......
Siamo in Friuli-Venezia Giulia..
Teatro e scenario di questa storia che ha dell'incredibile..
Ma è semplicemente "vera...."
Mario..nel suo metro e 75 scarsi e col suo fisico non proprio "palestrato", terminato il suo caffè si veste velocemente e si reca con la sua Maserati blu-notte al lavoro..
La ditta di import-export "ALBERTAZZI E CO." è un cimelio di famiglia lasciatogli dal padre..
Seppur a malincuore, deve portarla avanti...
Le sue aspirazioni lavorative erano ben altre..ma si sá che nella vita non si fa mai ciò che si vuole....
Siamo nel mese di novembre..
È un mattino grigio e umido..
"Sicuramente questo tempaccio non porterà nulla di buono!!"
Pensa tra sé e sé Mario..
Mentre guida nervosamente lungo i viali alberati che costeggiano la strada maestra che lo porterà da lì a poco al suo lavoro...
Mario non ha vizi, solo una sigaretta ogni tanto..
E quell"ogni tanto.." lo porta a cercare disperatamente nel cruscotto quella così amata-odiata sigaretta che.. pensa gli avrebbe calmato un po' i nervi.....
Ad un tratto..mentre è intento a cercar la sigaretta..
Da destra sbuca qualcosa che attraversando velocemente la strada lo fa frenare bruscamente per evitare l'urto..e........
Mario sbatte violentemente il capo sul volante (l'airbag inspiegabilmente non si era azionato..)
Perde i sensi.....
Sono passate parecchie ore dall'accaduto..
Nessuno si è fermato a soccorrere Mario, poche auto percorrono quel tragitto di strada alberato..
Lui sta fuori città..
In un ambiente prettamente di campagna..
Il suo casale di famiglia è ciò che resta della sua vita passata...
I suo genitori sono morti di cancro..
Uno dopo l'altro..
E l'hanno lasciato, figlio unico..lì..da solo.....
È quasi sera..
Nella penombra un rumore improvviso fa risvegliare Mario..che..ancora intontito..fa fatica a capire e a ricordare cosa sia successo....
Si tocca il capo e vede la sua mano sporca di sangue e allora spaventato prova a mettere in moto la macchina, ma il motore..non si accende..
Prova... Prova ancora.. e ancora e ancora...
Ma niente da fare...
Oramai si è fatto buio.. sono le 18:00..
Sono trascorse 10 ore da quando Mario è uscito di casa...
"Mio Dio perché!!! Perché tutte a me!!! Cosa ti ho fatto di male!!!!"
Inizia ad urlare atterríto di paura e frustrazione Mario..mentre prova a chiamare un suo amico al telefono.. ma la chiamata non parte...
Non c'è segnale..
Il suo cuore inizia a battere a mille..
Sente la testa che gli scoppia..
Tutto intorno a lui è un'incognita..
È una strada isolata..
Non illuminata...
E per giunta inizia a scendere la temperatura..
Il suo respiro si fa corto affannoso e pesante..
Allora decide di scendere dall'auto..
Ha bisogno di prendere aria....
Resta in piedi..di fianco alla Maserati...
Abbottonandosi fino all'ultimo bottone del suo cappotto nero di cashmere firmato...
È buio pesto..
Nulla presagisce niente di buono..
Tutt'intorno alla radura solo un cumulo di foglie secche che costeggiando la strada rendono più squallido lo scenario che gli si presenta davanti e che lo ammutolisce lasciandolo perplesso sulle verità che sino al giorno antecedente al tutto per lui erano state "SACRE E INDISCUTIBILI...."
Una fievole voce femminile ad un tratto ruppe quel silenzio spettrale che avvolgeva quella sera Mario in una coltre di paura mai provata in tutta la sua vita...
"MIO DIO!!!!
CHE TI HANNO FATTO!!!
BASTARDI CHE TI HANNO FATTO!!!!!"
Mario spalanca gli occhi terrorizzato nel vedere ciò che mai avrebbe voluto vedere..
Proprio a pochi passi dalla sua auto..ai piedi di un albero..una sagoma di donna, per terra, seminuda, agonizzante..
"Help-mi... help-mi...."
La giovane donna in una pozza di sangue, chiede aiuto..oramai le mancano le forze per poter gridare......
È una studentessa inglese..
Si trova in Italia perché ha vinto una borsa di studio....
Mario corre da lei..
Si toglie il cappotto e glielo mette addosso..
E..con delicatezza estrema la prende in braccio..
E la porta in macchina..
Da lì a poco la giovane restando lì a terra sarebbe morta dissanguata.. e congelata dal freddo della notte....
Mario la sdraia nel sedile dietro..
È molto esile..
Ed anche..molto bella....
Una rossa naturale dall'incarnato bianco come la neve...
La sua avvenenza colpisce molto Mario..
Che la guarda con le lacrime agli occhi..perché non si spiegava il motivo di tali mostruosità verso una creatura così fragile..così giovane...così BELLA.....
"NO!! NON PUOI PERMETTERE QUESTO MIO DIO!!! TI PREGO!! NON FARLA MORIRE!!!"
E dicendo così si rimette al volante provando e riprovando ad avviare il motore...
Fino a che...
Miracolosamente... l'auto riparte....
Mario corre a più non posso anche a rischio di prendere costose multe..pur di arrivare quanto prima in ospedale..
Pur di salvare LEI........
Il suo miracolo d'amore....
(Si...è la prima volta che Mario prova qualcosa di simile per una donna... e per giunta.. non sà neanche chi fosse.. ma in cuor suo è come se la conoscesse da sempre.......)
"Dai.. resisti...stiamo per arrivare!!"
Mario cerca di rincuorare la ragazza..che è sempre ad occhi chiusi..ma respira ancora.....
La Maserati si ferma davanti al pronto soccorso..
Mario esce e aprendo lo sportello posteriore prende in braccio la ragazza e si avvia velocemente verso l'entrata.........
Sono passati una decina di giorni..
Leila.. La giovane inglese che Mario ha salvato e portato in ospedale si sta riprendendo...
Era stata vittima di violenza da parte di 4 balordi che l'avevano lasciata mezza morta sul ciglio di una strada isolata....
Tra qualche giorno sarà dimessa dall'ospedale...
Accanto a se..
Nessuno che le dia una spiegazione di chi l'abbia messa in salvo e di come sia arrivata miracolosamente ancora in vita al pronto soccorso dell'ospedale.....
In sogno le appare ripetutamente un uomo...
Che le sorride..ma..non sa chi sia.....
I medici le hanno riferito soltanto che l'hanno trovata per terra..davanti alla porta del pronto soccorso...in fin di vita......ma..ancora in tempo per essere salvata.....
Leila esce dall'ospedale...
L'infermiera le consegna un cappotto nero di cashmere.. dicendole che lo aveva addosso al momento del suo arrivo in ospedale.....
Leila lo prende, ma sa che non è suo...
Allora inizia a cercare nelle tasche qualcosa che gli possa far capire a chi appartiene....
Nella tasca interna una foto che ritrae due uomini e una donna..sembra una foto di famiglia...
Ad un tratto...Leila inizia a tremare...e a sudare freddo....
L'uomo più giovane..al centro della foto.. è l'uomo che le appare in sogno... è proprio lui!! Non si può sbagliare!!!
Gira la foto e legge un nome...
"MARIO ALBERTAZZI.."
Allora inizia a fare delle ricerche...
Deve capire cosa c'entri quest'uomo con lei e perché in ogni suo sogno le appare....
Leila domanda a chiunque..
"Scusi.. conosce quest'uomo???"
Ma nessuno sembra poterla aiutare...
Dopo qualche giorno..
Seduta in un bar Leila con una sua amica sorseggia un caffè caldo..
Leila incuriosita..ascolta da due uomini in un tavolino vicino la storia di un giovane uomo della zona..
"Giovanni.. ricordi quel tale Mario?? Il solitario che stava in un casale di campagna!.. Ho saputo che è morto in un incidente d'auto una quindicina di giorni fa..l'hanno trovato in una strada isolata..La sua Maserati è a pezzi..stranamente era senza quel cappotto nero che metteva sempre....poveretto.. che Dio l'abbia in gloria....."
Leila inpietrita si alza e va a quel tavolo e mostra ad uno dei due uomini la foto che lei ha trovato in quel cappotto nero...
"Scusatemi... il Mario di cui state parlando è questo??"
"Si si...ma come mai ha lei questa foto??Quí era insieme ai suoi genitori defunti.. poveretto.. era rimasto solo..ora li ha raggiunti....."
Leila si mette una mano in bocca e corre via impaurita uscendo dal bar.. mentre l'amica la chiama ripetutamente.....
"LEILA CARA..CHE SUCCEDE??! LEILA!!!!"
Leila rimane scioccata da quella scoperta.. Finalmente ora ha capito tutto....
Lei è stata salvata da un angelo.........
E questo angelo..
Si chiamava "MARIO ALBERTAZZI......"
Gli scritti di Giuly
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News » Il racconto della Domenica | domenica 15 aprile 2018
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