ATTO VANDALICO A SINDIA: BRUCIATA LA CHIESA

05 febbraio 2017

di Cristina Biccai

Di certo quello che ha vissuto - sabato 4 febbraio 2017 - la comunità di Sindia resterà indubbiamente una giornata da ricordare. Di fatto essa è stata colpita da un forte atto vandalico contro la chiesa di San Demetrio, che è datata come costruzione al 1600. Sindia, paese tra la Planargia e il Marghine, è soggetto da diverso tempo a forti atti vandalici, da principio è iniziato il tutto con il furto della macchina del sacerdote Don Salvatore Biccai che poi è stata data al rogo; quindi sono stati varcati i cancelli del cimitero mandata a fuoco la cappella e danneggiata una tomba.

Tutta la comunità si è stretta attorno alla chiesa di San Demetrio - oltre all'altare barocco, sono stati danneggiati seriamente la statua di San Demetrio, un prezioso manufatto in Estofado de Oro, tra i più antichi dell'isola, quindi il retablo ligneo che raffigura i quattro padri della Chiesa occidentale: Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno e Gerolamo - manifestando la propria indignazione e sconforto per l'incendio che ha creato grossi danni. Non solo il danno economico riportato dalla chiesa ma soprattutto, oggi, è stata colpita la sensibilità di una comunità tranquilla che mai aveva vissuti tali atti vandalici. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della stazione di Macomer e i carabinieri, che hanno aperto indagini contro ignoti, ma che di certo non possono alleviare il danno emotivo procurato al paese che, nonostante l'intervento tempestivo non hanno potuto evitare il danno alla chiesa. Oggi Sindia è una comunità che piange e denuncia una situazione che deve essere risolta, perché da troppo tempo la cittadinanza cerca di chiedere aiuto alle istituzioni. E' evidente che la comunità sta ricevendo dei messaggi ben chiari, ma altrettanto vero è che bisogna risolvere il problema prima che si arrivi ad atti estremi.

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