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di Anna Isabella Sanna

La maggioranza dei nostri rapporti sono nel caos. Il tasso di divorzio degli Stati Uniti si aggira al 40%, ma non è la storia completa. Molte relazioni intatte, sono in vita. Secondo un sondaggio del National Opinion Research Center, il 60% delle persone coinvolte in un rapporto non sono molto soddisfatte. Sono individuabili alcuni colpevoli: problemi di soldi, sesso poco soddisfacente e avere dei figli. Ma è ora presente un nuovo fenomeno: lo smartphone. <<Il mio collega Meredith David e io - afferma il professor Roberts - abbiamo recentemente condotto uno studio che ha esplorato quanto gli smartphones possano essere dannosi per le relazioni. Abbiamo concentrato gli studi su un fenomeno definito "phubbing" (una fusione di "telefono" e "snobbare"). Per definire questo termine possimo usare la definizione: "quanto spesso il vostro partner sia distratto o meno da voi a discapito del suo smartphone, in vostra presenza">>. Sempre più persone utilizzano questi dispositivi - il tipico americano controlla il suo smartphone una volta ogni 6 minuti e mezzo circa 150 volte ogni giorno - il phubbing risulta perciò essere una vera e propria fonte di conflitto. Ad esempio, in uno studio recente il 70% dei partecipanti ha detto che il phubbing determina la loro capacità di interagire con i loro partner in modo romantico. La maggior parte sa che cosa vuol dire essere phubbed: siete nel bel mezzo di un incontro appassionato quando vi rendete conto che l'attenzione del vostro partner è altrove. Ma probabilmente siete stati anche coinvolti, ad esempio, se vi trovate alla deriva in una conversazione, mentre scorrete il vostro feed di Facebook. <<Nel nostro studio - ammette il ricercatore americano - abbiamo voluto conoscere le implicazioni di questa interferenza. Abbiamo esaminato 175 adulti coinvolti in relazioni sentimentali, provenienti da tutti gli Stati Uniti e abbiamo inviato loro il nostro questionario. Esempi di domande sono stati: "il tuo partner usa il suo smartphone, quando siete fuori insieme?">>. I partecipanti al sondaggio hanno inoltre completato una scala che misurava l'uso dello smartphone in quanto fonte di conflitto nelle loro relazioni. I partecipanti hanno completato altresì una scala che misurava quanto erano soddisfatti con il loro rapporto attuale, quanto erano soddisfatti nella loro vita o se erano depressi. <<Abbiamo scoperto che gli smartphone sono veri e propri sonniferi del rapporto di coppia - rivela Roberts - con il denaro, il sesso e i bambini. Non a caso, i livelli più elevati di conflitto da smartphone sono legati ai livelli di soddisfazione nel rapporto. Qualcosa di apparentemente innocente come utilizzare uno smartphone, in presenza di un partner romantico mina la qualità della relazione. Questo può creare un effetto domino: il nostro studio ha inoltre dimostrato che quando non siamo felicemente innamorati, ci sono meno probabilità di essere soddisfatti, nel complesso, della vita. Siamo anche più propensi a riferire di essere depressi>>. Allora conclude lo studioso americano: <<Esistono almeno due possibili spiegazioni per questa problematica: la "Displacement ipotesi" suggerisce che il tempo spesso riduce le interazioni più significative con l'amante, indebolendo il rapporto. Io mi avvalgo di una seconda teoria "Smartphone conflitto Theory ". In poche parole, il dispositivo è fonte di conflitti e porta a combattere. I combattimenti, naturalmente, possono servire solo a minare la soddisfazione con il partner e la relazione. Che cosa possiamo dedurre da tutto questo? In un certo senso, i nostri partner stanno preferendo il loro telefono a noi. Probabilmente ci sentiamo un po' meno importanti e il rapporto si sente a rischio>>.

James A. Roberts è un professore di marketing alla Baylor University: " Problemi di soldi, problemi nell’intimità e adesso problemi di smartphone" è il testo da cui è stato tratto questo articolo